ANDREA GIANNI
Cronaca

Parte la Ztl nel Quadrilatero della moda: da oggi scattano le multe. Strade, orari e deroghe

Milano, conclusa la fase sperimentale per le telecamere nelle vie delle boutique di lusso. Negozianti sul piede di guerra per il danno economico. I residenti devono registrare la targa

Parte la Ztl nelle strade del quadrilatero della moda a Milano

Parte la Ztl nelle strade del quadrilatero della moda a Milano

Milano – Il periodo di test già prorogato a luglio è terminato, e da oggi scattano le sanzioni attraverso il sistema di telecamere installate ai varchi di accesso della nuova Zona a traffico limitato (Ztl) del Quadrilatero della moda. Una piena entrata in vigore accolta dalle polemiche dei commercianti e dei brand soci del MonteNapoleone District, che parlano di “un esperimento fallito che va assolutamente cancellato” e lamentano “danni economici e all’attrattività di Milano”. Rimarrà quindi una cartolina del passato la “sfilata“ di bolidi e auto di superlusso davanti alle boutique.

Come e dove

La Ztl, attiva 24 ore su 24, è compresa nell’area delimitata dalle vie Manzoni, Senato, San Damiano, corso Monforte, via Cino del Duca e dall’area pedonale di corso Vittorio Emanuele. I residenti e i proprietari di box, informa Palazzo Marino, “una volta registrata la targa sul sito del Comune possono accedere sempre, mentre è necessario registrare volta per volta i veicoli degli accompagnatori di residenti e domiciliati e l’ingresso è consentito per un solo veicolo al giorno”.

La necessità di registrarsi vale anche per i veicoli riservati all’organizzazione di manifestazioni o eventi, oppure servizi di lavanderia, artigiani e imprese, addetti alla raccolta dei rifiuti o ad altri servizi.

Le deroghe

Sono previste deroghe e fasce orarie dedicate per consentire l’ingresso ai mezzi a servizio delle attività economiche: i veicoli destinati al trasporto di merci possono accedere nella Ztl tutti i giorni dalle 9 alle 11 e dalle 20 all’una di notte, “esclusivamente per il tempo necessario alle operazioni di carico e scarico”.

Moto e ciclomotori

Per il primo anno di attivazione, fino all’11 maggio 2026, le moto e i ciclomotori potranno accedere alla Ztl h24 in qualsiasi orario.

La protesta

“Via Montenapoleone non è un museo a cielo aperto ma un’area di business. La Ztl è una scelta penalizzante e non vedo nessun beneficio e nemmeno un allineamento con gli interessi della città”, sottolinea Guglielmo Miani presidente MonteNapoleone District, associazione che riunisce 150 soci tra boutique, hotel e altre attività. I danni, secondo il rappresentante degli imprenditori, sono economici, di immagine e sicurezza. In quattro mesi, dall’attivazione della fase di test della Ztl, “abbiamo registrato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, una riduzione del traffico del 20% e un calo dei fatturati degli associati in media del 20% con punte fino al 60%”, aggiunge Miani. “La più importante via dello shopping al mondo certificata è invasa dai furgoni che parcheggiano in sosta vietata o in doppia fila, ben oltre i necessari orari di carico o scarico per le merci delle boutique. Il Comune dovrebbe intervenire con i carro attrezzi ma non accade, come avviene nelle altre capitali del mondo dove per altro l’accesso ai clienti è libero. Se si vuole rendere Milano una città accogliente e destinazione turistica d’eccellenza – conclude – questo non è il modo”.

Miani, a luglio, aveva accolto con favore il rinvio della piena entrata in vigore del provvedimento, auspicando un passo indietro del Comune e un dialogo con l’assessorato alla Mobilità sulle nuove regole.

Il Comune 

Da parte sua Palazzo Marino rivendica la scelta, che si inserisce nel piano più ampio per ridurre il passaggio di auto sulle strade, traffico e inquinamento. Da oggi, quindi, scattano le sanzioni. Un provvedimento bocciato anche dall’opposizione, con un fronte comune fra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Il centrodestra parla anche di “regole surreali” sulla registrazione delle auto, e di un “approccio ideologico e punitivo nei confronti di residenti, lavoratori e commercianti del centro città”.