ANDREA GIANNI
Cronaca

Area B, la vittoria dell’automobilista: ridotta a 249 euro la maxi-multa per le infrazioni in serie

Milano, il giudice annulla 17 dei 27 verbali contestati perché relativi ad accessi multipli avvenuti lo stesso giorno: “Si tratta di un’unica violazione”

Milano – L’accesso seriale in Area B, a febbraio 2024, rischiava di costare caro a un’automobilista, che in quel periodo aveva varcato più volte la Ztl milanese con un veicolo non autorizzato ricevendo di conseguenza una raffica di multe. Verbali finiti al centro di un ricorso promosso da Federconsumatori davanti al giudice di pace di Milano, che infine ha ridotto la sanzione a 249 euro, oltre a una sessantina di euro per spese di accertamento e notifica, applicando l’articolo 198 bis del Codice della strada sulla “possibilità di unificare le sanzioni afferenti a illeciti reiterati” come l’ingresso ripetuto e quotidiano nella Ztl.

La scure

Su 27 verbali, 17 sono stati integralmente annullati perché elevati per infrazioni multiple nello stesso giorno. Altri dieci, i primi per ogni giornata in cui è stata rilevata la violazione, sono stati invece confermati ma il giudice ha disposto l’applicazione di una sola sanzione “pari al triplo del minimo edittale previsto per la disposizione violata”. Una sentenza che accoglie le richieste dell’avvocata Maria Rosaria Brancaccio, sulla scia di altri pronunciamenti.

Il precedente

La giudice Manuela Bonardi cita infatti un’ordinanza della Corte costituzionale (la 14/2007) che stabilì che “la contiguità temporale tra gli accertamenti eseguiti e la circostanza che siano stati compiuti lungo la stessa strada potevano configurare non solo un’unica condotta bensì anche un’unica violazione dal momento che non ad ogni accertamento deve necessariamente corrispondere una contravvenzione, poiché la circolazione in zona vietata rappresenta una condotta di durata”.

Un’applicazione “allargata“, quindi, del Codice della strada, che si traduce nell’annullamento dei verbali notificati dai ghisa dopo aver rilevato gli accessi illeciti ai varchi e nella riduzione della sanzione da pagare.

Il fattore buona fede

L’automobilista, nel suo ricorso, si era appellata anche alla buona fede, sostenendo che “la disciplina dell’Area B era poco chiara e che era stato comunicato che alcuni diesel Euro 5 avrebbero potuto circolare”. Una sentenza “importante”, sottolineano i legali, perché “il Comune di Milano spesso contesta l’applicabilità a questi casi del 198 bis del Codice della strada, in quanto sostiene che i “requisiti tecnici e amministrativi” cui fa riferimento la norma non riguardano le limitazioni della Ztl”. L’anno scorso lo stesso articolo aveva “graziato“ il titolare di una ditta di trasporti, assistito anche in questo caso da Federconsumatori: il giudice di pace, annullando 191 verbali, aveva ridotto la sanzione dalla somma iniziale di 19.636 euro a 1594 euro.