
Da sinistra l’ex assessore comunale all’Urbanistica Giancarlo Tancredi, 64 anni, e il costruttore Manfredi Catella, 55
Milano, 13 agosto 2025 – La decisione del Tribunale del Riesame di annullare i primi due arresti, disposti al gip Mattia Fiorentini il 31 luglio, arriva con due giorni di anticipo rispetto alla data ultima del 14. E arriva soprattutto nello stesso giorno in cui la Procura deposita alle udienze per discutere la scarcerazione di Giancarlo Tancredi (ex assessore alla Rigenerazione urbana) e Giuseppe Marinoni (ex presidente della Commissione paesaggio): circa 4mila chat, solo le prime estrapolate dai telefoni degli indagati.

Un lavoro lunghissimo e certosino che sta eseguendo la Guardia di Finanza da cui emergerebbe il “sistema Milano“, tanto contestato dai pm, cioè il totale “mercimonio della funzione pubblica di dimensioni sconcertanti”, scrivono i pm. Catella, nella convinzione della Procura è il dominus, una sorta di “sindaco ombra“ che detta la linea al Comune. Lo dimostrerebbero le chat sugli “extracosti”, insorti dopo il periodo del Covid e della guerra in Ucraina, per Scalo Romana, sede del futuro villaggio Olimpico. Catella in un messaggio del 25 settembre scrive: “Cari, abbiamo impostato un elenco di possibili extracosti che potrebbero essere valutati autonomamente dall’amministrazione comunale con funzioni e valori non limitati, compensazione di alcuni oneri, modifiche e convenzioni. Vi mando possibili idee in modo che poi le rivediamo nell’incontro programmato”. E Tancredi risponde: “Grazie Manfredi, se non è un problema manda pure su whatsapp”.
Nell’allegato ci sono proposte di incrementare superfici di decine di migliaia di metri quadrati aggiuntivi rispetto a quelli concordati. Inoltre Catella propone di insediare a propria discrezione le funzioni urbane: bar, vendita alimentari, servizi alla persona, ristoranti, negozi, co-working, laboratori, start up, centri di formazione, palestre, centri sportivi, poliambulatori, centri culturali. Per la Procura il “re dei grattacieli” si comportarebbe come fosse il vero “sindaco di Milano” e Tancredi, come Marinoni e Scandurra, prenderebbe ordini.