Sono strafottenti. Non hanno alcun rispetto. Stanno t
utto il giorno al cellulare. Non si vogliono impegnare perché hanno tutto senza fatica. Alzi la mano chi non ha sentito due adulti – o “boomer” come a loro piace chiamarci – lamentarsi così dei giovani di oggi. Verità o semplici luoghi comuni?In attesa di risolvere una questione vecchia come l’uomo, registriamo che cinque ragazzini di Barlassina hanno trovato ai margini della strada un portafoglio al cui interno c’era una discreta quantità di soldi. Più di quanto sia mai stato in loro possesso, c’è da immaginare. Eppure non hanno esitato e sono corsi in municipio per affidarlo al sindaco affinché il proprietario potesse essere rintracciato al più presto. Cosa poi è avvenuta.
Morale? Questa storia ci conferma che non tutti gli adolescenti sono dei maranza tatuati, maleducati e privi di valori. Molti di loro sono dei bravissimi ragazzi e spesso a dipingerli è la retorica semplicistica di chi ha qualche capello grigio in più e fatica a riconoscersi nelle giovani generazioni. Come peraltro succede da millenni nella storia dell’uomo.
Il punto non è quanto siano diversi da noi perché questo fa parte della normale evoluzione umana: nasci in un mondo e ti commiati da un altro completamente diverso.
Piuttosto è quanto noi lasciamo loro come eredità. Non è il cellulare che compriamo (e che noi adulti guardiamo tanto quanto loro) ma gli insegnamenti che trasmettiamo, con i nostri comportamenti prima ancora che con le parole. Ecco i genitori dei cinque ragazzi hanno seminato molto bene e il “raccolto” è lì da vedere. Un’eccezione? Forse. Di sicuro il miglior spot anti maranza.