
In piazza Risorgimento tutto sbarrato, commercianti in ferie e poche decine di passanti ogni ora "Prossimo anno si mettano d’accordo per non azzerare i servizi". "Ma i negozianti hanno diritto al riposo".
Saracinesche abbassate, vetrine spente e piazza deserta: nel cuore di Lacchiarella il mese di agosto sembra avere spento ogni attività. E così la protesta si accende sui social, dove gli utenti commentano ironicamente con frasi come: "Agosto, negozio di vicinato non ti conosco".
La segnalazione, diventata virale su internet in poche ore, è precisa: in piazza Risorgimento - centro nevralgico del paese - nessun bar aperto, gelateria chiusa, pasticceria serrata, tabaccheria con le luci spente e, perfino, l’unica edicola indisponibile. Un colpo d’occhio che restituisce l’immagine di un vero e proprio “deserto commerciale“ nel cuore di Lacchiarella.
Una passeggiata nel silenzio è quella che abbiamo fatto percorrendo le vie centrali e la sensazione è quella del deserto assoluto: pochi passanti, biciclette che attraversano lente la piazza. Spostandosi leggermente verso la periferia, il quadro un poco cambia. Qui resistono un bar, una sartoria e una pizzeria d’asporto che tengono accese le luci in questo agosto sonnacchioso. "Certo, fa specie che una gelateria chiuda proprio ad agosto – racconta Paula, una residente che incontriamo mentre pedala verso il lavoro – ma è anche vero che la città è semi vuota. E poi, ad agosto, tutti hanno diritto alle vacanze. Ormai la gente si sposta nei centri commerciali".
A confermare le sue parole, basta arrivare all’ingresso del paese: qui un grande supermercato, con annesse diverse attività commerciali, continua a garantire servizi e punti di ristoro. Come in molti comuni della zona, soprattutto nella settimana di Ferragosto, supermercati e centri commerciali diventano vere e proprie “oasi“ dove trovare quel che serve e, magari, godersi qualche ora al fresco artificiale dell’aria condizionata. Il dibattito, intanto, continua in Rete.
C’è chi invoca una programmazione più coordinata delle ferie tra i commercianti, per evitare che il centro cittadino si spenga del tutto, e chi invece difende la libertà degli esercenti di chiudere nei periodi di minore affluenza. Un tema che, tra nostalgia per la "piazza viva" e la comodità della grande distribuzione, sembra destinato a ripresentarsi ogni estate. E proprio nei centri commerciali come quelli di Rozzano e Assago o Scalo Milano a Locate si registrano invece presenze massicce.