MASSIMILIANO MINGOIA e NICOLA PALMA
Cronaca

Un albero gli distrugge l’auto: chiede 19mila euro al Comune ma la risposta è negativa: “Era in divieto di sosta”

Milano, il proprietario ha fatto causa a Palazzo Marino per avere il risarcimento dei danni subiti: richiesta respinta. La difesa del Comune: "Fu un evento eccezionale. E la macchina era posteggiata sullo spartitraffico".

Il nubifragio della notte tra il 24 e il 25 luglio 2023 abbattè 4.776 alberi in tutta la città

Il nubifragio della notte tra il 24 e il 25 luglio 2023 abbattè 4.776 alberi in tutta la città

La mattina del 25 luglio 2023, è uscito di casa e ha trovato la sua auto accartocciata sotto il tronco di un albero. Uno dei tantissimi alberi, 4.776 per la precisione, abbattuti dal violentissimo nubifragio che spazzò Milano poco più di due anni fa, con raffiche di vento di velocità superiore ai 100 chilometri orari e 40 millimetri di pioggia caduti in appena 10 minuti (invece che in un mese intero come accade normalmente). Un evento unico nella storia della città, con danni in tutti i quartieri, decine di strade off limits al traffico e scuole inagibili.

La causa legale

Ora si scopre che il proprietario di quella macchina, posteggiata in via XX Settembre, a due passi da piazza Conciliazione, ha fatto causa a Palazzo Marino per ottenere un risarcimento di 19mila euro, quasi certamente il valore del veicolo reso inutilizzabile dal crollo. Il legale dell’uomo ha invocato davanti al Tribunale l’articolo 2051 del Codice civile, che recita: "Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito". Tuttavia, "dalle verifiche compiute dal Comune – si legge in una delibera approvata nei giorni scorsi dalla Giunta Sala – risulta che il nesso causale tra la caduta dell’albero e l’evento dannoso deve ritenersi insussistente".

I motivi della delibera comunale

Due i motivi. Il primo: "L’eccezionalità dell’evento atmosferico verificatosi nella notte tra il 24 e il 25 luglio 2023". Il secondo: "La condotta del danneggiato, che ha parcheggiato l’auto in uno spazio non destinato alla sosta, precisamente sullo spartitraffico di via XX Settembre, tra gli alberi, in difformità dalle prescrizioni del Codice della strada". Detto altrimenti: se l’automobilista non avesse lasciato la macchina in quel punto, quell’albero non si sarebbe abbattuto sul veicolo. Senza dimenticare, chiosa il provvedimento, che "la domanda formulata appare sfornita del necessario supporto probatorio, con particolare riferimento alla misura del pregiudizio riportato". Tesi che verranno riproposte in aula per sconfessare quelle sostenute dalla controparte.