PAOLA PIOPPI
Cronaca

Como, violentata per mesi dal branco: “Se parli postiamo i video”

La vittima è una ragazza di 22 anni con problemi psicologici, agganciata con l’inganno da uno dei componenti del gruppo. In tutto gli indagati sono cinque

Una manifestazione contro la violenza sulle donne

Una manifestazione contro la violenza sulle donne

Carugo, 17 settembre 2025 – Quando si sono conosciuti e hanno iniziato a vedersi, la ragazza ha pensato che avessero una relazione, fatta di incontri sporadici, in auto o a casa. Lui 52 anni, lei 22 con un ritardo intellettivo e problemi borderline di personalità per i quali è da sempre seguita psicologicamente.

Ma dopo qualche incontro, l’uomo ha iniziato a farle trovare anche degli amici, che in più occasioni e in vari luoghi in cui la ragazza veniva portata, ne hanno abusato sessualmente. Minacciandola, registrando video utilizzati per imporle il silenzio, mettendole paura e promettendole di andare a prenderla a casa se non avesse continuato a essere consenziente.

Violenze che sono proseguite per mesi, da dicembre scorso fino a maggio, quando la ragazza si è rivolta ai carabinieri di Mariano Comense, che sono arrivati a identificare cinque uomini, tutti indagati per violenza sessuale di gruppo e minacce. Oltre al cinquantaduenne di Carugo, Como, sono altri due italiani di 53 e 41 anni, dello stesso comune, un italiano di 49 anni di Arosio, nella stessa zona, e un marocchino di 44 anni residente a Giussano, in provincia di Monza, tutti già noti alle forze di polizia.

Le indagini dei carabinieri sono partite dall’unico uomo per il quale la ragazza ha saputo fornire indicazioni certe circa la sua identità, e con il quale ha avuto inizialmente frequentazioni consenzienti. I militari sono andati a ricostruire progressivamente le persone con cui il soggetto individuato era in rapporti di conoscenza e frequentazione, incrociandoli poi con le descrizioni e gli elementi forniti dalla vittima. Una volta isolate le identità, sono stati riconosciuti e indagati.

Nei giorni scorsi, il cinquantaduenne ha subito una perquisizione, alla presenza del suo avvocato, Simone Terraneo, nella quale gli sono stati sequestrati i telefoni che potrebbero contenere video ripresi durante gli incontri con la ragazza.

Una delle minacce che le venivano rivolte per farla tacere, era infatti legata a presunti video fatti con il cellulare. Ora sono a disposizione della Procura di Como, che li affiderà a un consulente tecnico per cercare questo materiale, e ogni contenuto utile a integrare quanto denunciato dalla vittima.

Una ragazza che da sempre fa i conti con una difficile situazione emotiva e una fragilità relazionale, che hanno fortemente condizionato la sua capacità di sottrarsi a una situazione per lei devastante, durante la quale ha più volte implorato gli uomini che man mano ne abusavano, di lasciarla andare. La stessa fragilità che ha consentito al cinquantaduenne di avvicinarla, fingere dapprima di corteggiarla e poi di avere con lei una frequentazione, che in breve si è trasformata in un tour di mesi a casa degli amici, ai quali la metteva a disposizione per violenze di gruppo