LAURA LANA
Cronaca

Sottopassi allagati, alberi crollati: "Più controlli sulle piante a rischio"

Disagi e strade in tilt da Sesto San Giovanni a Cologno. Le segnalazioni e gli appelli dei cittadini "Betulla morta vicino alla scuola Dante: poco prudente lasciarla lì con i bambini che girano attorno".

L’albero crollato in via Piemonte a Cologno Monzese

L’albero crollato in via Piemonte a Cologno Monzese

Sottopassi e cortili allagati, tombini che non hanno retto alla prova, qualche micro blackout e calo di tensione, ma soprattutto alberi caduti. A Cologno le piante sono crollate, a causa delle forti piogge e del vento, in via Piemonte e in via San Matteo: in mezzo alla carreggiata hanno impedito la circolazione prima di essere rimossi. Ancora ieri ai colognesi è arrivata la telefonata registrata dal sindaco Stefano Zanelli che metteva in allerta rispetto all’emergenza nubifragi per la serata. A Sesto, in via Giorgio Enrico Falck, mezza pianta è caduta davanti al civico 57, bloccando la strada, completamente inondata. Sono stati dei ragazzi a toglierlo d’intralcio.

"Il primo olmo l’hanno già abbattuto e devo dire hanno fatto bene per due ragioni. La prima è il colore del tronco, che non faceva presagire nulla di buono: cadendo, i rami più grossi andavano in pezzi, evidente segno di fragilità. La seconda, più importante, è l’inclinazione del tronco, sopra i 25 gradi". A parlare è Roberto Tonon, residente della via, che negli ultimi anni aveva più volte segnalato agli uffici comunali la precarietà e potenziale pericolosità di alcuni arbusti. "Stamattina (ieri, ndr) hanno iniziato la potatura nella via. Mi auguro che qualcuno abbia dato disposizione di mettere in sicurezza la mia pianta, che ha ancora dei rami spezzati, a causa della caduta dell’olmo".

Già durante l’ultima potatura di qualche anno fa Tonon aveva fatto presente "agli addetti sul posto la criticità sia dell’albero venuto giù il 28 giugno sia di quello, rinsecchita, abbattuto l’anno scorso. Magari l’autunno prossimo, per maggior sicurezza, la chioma degli olmi rimasti andrebbe abbassata, al massimo all’altezza del secondo piano. L’apparato radicale, per essere sicuro, deve avere un diametro pari a circa due terzi dell’altezza della pianta, anche se il valore è molto approssimativo e varia a seconda dell’essenza". Sos anche per una betulla all’interno della vicina scuola Dante, secondo Tonon "morta e defunta da almeno 4 o 5 anni, presente tra il carraio e l’ingresso pedonale della scuola. Mi pare quanto meno poco prudente lasciare un albero morto, alto 10 metri, con i bambini che ci girano intorno".