MONICA VALERIA AUTUNNO
Cronaca

Metalli nell’ex isola ecologica. Al via l’analisi di rischio ambientale

Gorgonzola: fu rilevata contaminazione superficiale, il nuovo studio fondamentale per la rinascita dell’area

Il nuovo studio darà indicazioni per una eventuale bonifica o messa in sicurezza

Il nuovo studio darà indicazioni per una eventuale bonifica o messa in sicurezza

Contaminazione da metalli nel sottosuolo dell’ex isola ecologica di via Trieste, esperti in campo, presto l’Analisi di rischio. La procedura era stata annunciata prima dell’estate. Il nuovo strumento dovrà dettagliare situazione, dare indicazioni per una eventuale bonifica o messa in sicurezza e aprire la strada a una riflessione, su dati certi, rispetto a quello che potrà essere, nei prossimi anni, il futuro urbanistico del sito.

Era l’estate del 2024 quando sull’area, dismessa dal momento dell’apertura della nuova piattaforma in via Ticino, venne eseguita un’indagine ambientale preliminare, e vennero svolti carotaggi come da normativa a cura di enti specializzati. I rilievi avevano rilevato, pure su soli tre punti dei nove sottoposti ad indagine, presenza di mercurio, piombo, rame e zinco. Le rassicurazioni erano arrivate quasi subito: contaminazione superficiale, garanzia di non interessamento della falda e risultati "in linea" con quello che era stato l’utilizzo pluridecennale dell’area e la vocazione industriale dell’intero quartiere.

Ultimo atto, o meglio atto più recente: "Sulla base dei risultati ottenuti e delle successive valutazioni tecniche condivise dallo studio che ha elaborato le indagini con i tecnici di Arpa Lombardia e della Città Metropolitana di Milano - si legge nella determina adottata dalla giunta Scaccabarozzi - è stato deciso di procedere alla predisposizione di un’Analisi di Rischio specifica dell’area della piattaforma. Per la redazione del nuovo documento ci si avvarrà dello stesso studio affidatario in estate della caratterizzazione dei terreni". In un momento urbanisticamente "in movimento" e con il nuovo pgt vicino all’adozione la situazione dell’area di via Trieste è sotto la lente.

Gli inviti ad evitare allarmismi non avevano nei mesi scorsi sortito del tutto l’effetto sperato. E la vicenda era approdata alla vigilia dell’estate in consiglio comunale, dopo un’interrogazione della minoranza. "Vicenda spinosa, che si cerca di minimizzare - aveva attaccato l’opposizione - e invece il problema c’è". La relazione in risposta era stata dell’assessore all’Ecologia Alberto Villa: "Quella - ha più volte spiegato - è un’area industriale dal 1920. Abbiamo a che fare con la classica contaminazione che si trova in tutta la città metropolitana, in tutte le zone industriali. La normativa relativa a queste procedure è recente. La cosa da fare è affidarsi ai tecnici e seguire via via le indicazioni che verranno date".