MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Il ristorante Friends dove ha pranzato il tranviere Davide Teruzzi, le recensioni fra luci e ombre: “Io, intossicata”. Il locale: “Faremo accertamenti”

Il cinquantenne deceduto domenica 11 maggio per un arresto cardiaco. Sul Web giudizi estremamente critici e lusinghieri. Il ristoratore: “Sospeso l’uso di alcuni ingredienti”. Il legale: “Collaborazione massima con le autorità, tutto è ancora da verificare”

Davide Teruzzi (al centro) all’interno del deposito dei mezzi dell’Atm di via Leocavallo

Davide Teruzzi (al centro) all’interno del deposito dei mezzi dell’Atm di via Leocavallo

​​​​​Milano, 13 maggio 2025 – “Da evitare! Dopo aver mangiato in questo posto ho avuto un’intossicazione alimentare!”. Lo scrive tra le recensioni online una donna, verosimilmente parte del gruppo di colleghi Atm che domenica 4 maggio ha pranzato nel ristorante pizzeria Friends di via Fabio Filzi. Tutti hanno poi accusato malesseri recandosi al pronto soccorso e, tra loro, c’era anche Davide Teruzzi, conducente di tram di 50 anni che è morto domenica 11 maggio dopo un attacco cardiaco e il ricovero all’ospedale San Raffaele, mercoledì 7. C’è una correlazione tra il pasto consumato nel ristorante, a base di pesce e molluschi stando a quanto risulta al Giorno, e il decesso? Dovranno chiarirlo l’autopsia e le indagini. Certo è che, otto giorni fa, prima della tragedia, la donna scriveva “sia io che altri cinque miei colleghi siamo stati male. Vomito e dissenteria, loro sono finiti in ospedale”. 

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“La salute dei clienti, una priorità” 

E il ristoratore le aveva risposto, sempre on line: “Ci dispiace moltissimo apprendere che, dopo aver pranzato da noi, lei (insieme ad altri colleghi) abbia avuto un malessere. La salute dei nostri clienti è per noi una priorità assoluta, e prendiamo molto seriamente quanto segnalato. Siamo consapevoli dell’accaduto e abbiamo già avviato una verifica interna approfondita. Il menù del giorno è stato preparato secondo i nostri abituali standard di sicurezza alimentare, ma in via precauzionale abbiamo sospeso temporaneamente alcuni ingredienti usati ieri, in attesa di ulteriori accertamenti”. 

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Davide Teruzzi, il conducente Atm morto a Milano, e un vecchio tram della linea 33
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La convenzione con Atm 

Poi ha aggiunto che “collaboriamo regolarmente con Atm Milano (ora l’azienda ha sospeso in via precauzionale la convenzione, ndr), e ogni giorno proponiamo un menù fresco e vario proprio per garantire qualità e varietà. Questo episodio del tutto eccezionale, ci ha colpito molto e faremo il possibile per capire cosa sia successo ed evitare che possa ripetersi. La invitiamo a contattarci direttamente per approfondire quanto accaduto e per trovare insieme un modo per rimediare. Ci scusiamo sinceramente per il disagio arrecato”. Un botta e risposta che avveniva prima ancora che Teruzzi venisse ricoverato nuovamente.  

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“Siamo profondamente dispiaciuti” 

Ieri, nessuna risposta. “Siamo chiusi”, ciò che il personale diceva subito a clienti che si presentavano per pranzare. Tavoli e cucina sono off limits ma è attiva la parte bar, come conferma il legale dello studio Trimboli che difende il ristoratore. “Massima collaborazione con le autorità – dice al Giorno –. Il bar continua ad essere aperto”. Quanto all’accaduto, “tutto è ancora da verificare. Da capire “cosa“ sia riconducibile ai ristoratori”, lasciando intendere che non sia certa l’eventuale correlazione tra il pasto consumato e il malore fatale e che ci sia da fare luce su tutta la filiera. “Certamente questa morte è causa di enorme dispiacere”. E, nel ristorante, la persona che si è avvicinata per comunicare la chiusura ha espresso le condoglianze alla famiglia di Teruzzi.  

I prezzi 

Sull’insegna si legge “Bar ristorante pizzeria, specialità carne e pesce - pizza d’asporto“. In un cartellone sono esposti i piatti principali: dagli spaghetti alla carbonara alle lasagne, dalla grigliata mista di pesce o carne ai dolci. Menù fisso a mezzogiorno, da lunedì a venerdì, 12 euro. Per la pizza più la bibita, 8,50. In zona, il posto, gestito da personale egiziano, è molto conosciuto e i cittadini del quartiere interpellati si dicono dispiaciuti: “Il titolare è una brava persona”. 

“Consigliato" 

Tornando alle recensioni on line, si nota una spaccatura: “Ottimo posto. Personale educato e gentile. Proprietario gentile e sempre disponibile. Cucina ottima. Pizze, panini e piadine al top. Lo consiglio a tutti”, scriveva un cliente (firmandosi con nome e cognome) tre mesi fa. Un altro invece ribaltava la situazione il mese successivo: “Purtroppo, dopo aver mangiato in questo posto, alla sera ho vomitato tutta la notte (e non vomitavo da 30 anni). Il giorno dopo, febbre a 38,5”.