GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Tranviere morto dopo il pranzo con i colleghi: nel ristorante trovati pesci e molluschi non conservati a dovere

A Milano, i primi accertamenti dopo il malore del 50enne Davide Teruzzi poi deceduto al San Raffaele. Ma solo l’autopsia farà piena luce sul decesso del “gigante buono” dell’Atm

Serrande abbassate nel ristorante al centro delle indagini per la morte di Teruzzi

Serrande abbassate nel ristorante al centro delle indagini per la morte di Teruzzi

Milano – Solo l’autopsia consentirà di fare piena luce sulle cause della morte di “Davidone”: così veniva chiamato Davide Teruzzi dai colleghi tranvieri. Un accrescitivo capace di tenere insieme in un solo fiato due caratteristiche immediatamente evidenti della sua persona: la stazza fisica e la bonomia. “Gigante buono”, il suo soprannome. Due parole, stavolta.

Venuto a mancare domenica, a 50 anni, 24 dei quali trascorsi in Atm, era di stanza al deposito Leoncavallo e si alternava alla guida dei tram 5, 12 e 33. In attesa che le indagini facciano il loro corso, ci sono alcuni dati di fatto emersi in queste ore. Domenica scorsa, 4 maggio, Teruzzi ha pranzato insieme ad altri quattro colleghi al ristorante Friends di via Fabio Filzi. Ha pranzato lì perché da luglio del 2024 il ristorante ha con Atm una convenzione valida nei giorni di sabato, domenica e in generale nei festivi. Una convenzione pensata per il personale viaggiante dell’azienda del trasporto cittadino, per chi, come tranvieri, conducenti di bus e macchinisti, deve essere sempre di turno.

Davide Teruzzi, conducente di tram Atm del deposito Leoncavallo, è morto domenica 11 maggio, dopo qualche giorno di ricovero
Davide Teruzzi, conducente di tram Atm del deposito Leoncavallo, è morto domenica 11 maggio, dopo qualche giorno di ricovero

A distanza di qualche ora dal pranzo, Teruzzi si sente male e, insieme a lui, anche altri colleghi coi quali ha condiviso il momento del pranzo. A quanto pare, accusano senso di nausea, vomito e dissenteria. Davidone, residente a Melzo, provincia di Milano, decide di andare in pronto soccorso già domenica, ma viene dimesso senza particolari diagnosi. A distanza di tre giorni, mercoledì 7 maggio, il tranviere torna di nuovo in pronto soccorso, stavolta in quello del San Raffaele. Teruzzi ha un arresto cardio-circolatorio ed entra in terapia intensiva.

I controlli

Ed è allora, proprio mercoledì che la macchina dei controlli inizia a muoversi. Essendoci il precedente di tre giorni prima, come da prassi il San Raffaele invia una segnalazione all’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Milano Metropolitana per capire se potessero esserci gli estremi di un’intossicazione alimentare. A distanza di nemmeno due ore dalla segnalazione, l’ATS effettua un’ispezione nel ristorante, dalla quale sarebbero emerse non conformità nelle procedure di conservazione di pesce e molluschi. Irregolarità per le quali il ristorante è stato destinatario “solo“ di prescrizioni sulle procedure più corrette e aggiornate da seguire. La seconda e ultima ispezione scatta domenica, una volta avvenuto il decesso di Teruzzi.

I provvedimenti

Stavolta vi prendono parte anche i carabinieri del Nas, che sequestrano tutti gli alimenti presenti nel ristorante e ne chiudono la cucina. Il Friends, ora, svolge solo il servizio bar. Quello che l’autopsia e le indagini dovranno chiarire è se vi sia una correlazione tra il pesce e i molluschi consumati da Davidone e dai colleghi domenica scorsa, lo stato di conservazione dei medesimi alimenti e il malore cardiocircolatorio che ha provocato il decesso dello stesso Davidone. Sulle prime si tenderebbe ad escludere correlazioni dirette ma l’autopsia consentirà di avere un quadro più chiaro.

Convenzione sospesa

Intanto Atm ha sospeso in via cautelare la convenzione con il ristorante e ha espresso la propria vicinanza alla famiglia. Così come tranvieri e sindacati. “Per la sua simpatia, il suo innato positivismo, la sua spontaneità sempre allegra e la sua presenza fisica notevole veniva chiamato “Davidone, il gigante buono“ – fanno sapere dalla pagina Facebook de “I tranvieri milanesi“ –. Lo conoscevano in tanti in superficie e in metropolitana. Anche molti passeggeri lo ricordano, la sua simpatica presenza e positiva cordialità alla condotta dei tram 5 e 33 non passava inosservata”. Mercoledì “Teruzzi è stato ancora male – ricordano i colleghi –: un infarto”. “Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Faisa-Cisal, Ugl, Orsa e il Coordinamento RSU Gruppo Atm esprimono con profonda tristezza e sincera commozione il loro cordoglio per la prematura scomparsa del collega Davide Teruzzi. In questo momento di immenso dolore, ci stringiamo con affetto alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutti i colleghi, assicurando il nostro pieno sostegno e la nostra solidarietà”.