
Davide Teruzzi, conducente di tram Atm del deposito Leoncavallo, è morto domenica 11 maggio, dopo qualche giorno di ricovero
Milano, 12 maggio 2025 – Un pranzo tra colleghi, i malesseri e le cure mediche al pronto soccorso. Poi, per uno di loro, un attacco cardiaco e una nuova corsa in ospedale a Milano: Davide Teruzzi, conducente di tram Atm del deposito Leoncavallo, è morto domenica 11 maggio, dopo qualche giorno di ricovero. Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso del 50enne.

Il pranzo tra colleghi
Il pranzo tra colleghi si è svolto domenica 4 maggio in un ristorante vicino alla Stazione Centrale di Milano, convenzionato da anni con Atm. Dopo aver mangiato, alcuni i loro si sarebbero sentiti male e si sono recati al pronto soccorso. Dopo le cure, sono stati tutti dimessi. Tra questi c'era anche Davide Teruzzi, che mercoledì si è sentito nuovamente male: un attacco cardiaco.
Teruzzi morto in ospedale
Immediata una nuova corsa in ospedale: Teruzzi è stato ricoverato in terapia intensiva al San Raffaele di Milano, ma domenica 11 maggio è morto. Era un conducente di tram al deposito Leoncavallo, in Atm da 24 anni, che viveva a Melzo. Guidava i tram delle linee 5, 12 e 33.
Le indagini
Sulla morte del tranviere la Procura di Milano ha aperto un fascicolo: all'Ats e ai carabinieri del Nas il compito di verificare se il locale, dove i lavoratori hanno consumato il pasto, abbia rispettato tutte le regole igienico sanitarie. Nessun commento dal ristorante, mentre l'Atm ha sospeso in via precauzionale la convenzione. Sul corpo della vittima è stata disposta l’autopsia, fondamentale per chiarire le cause del decesso.
Il cordoglio
Dopo l’accaduto, Atm ha subito espresso “condoglianze e la propria vicinanza alla famiglia e fratello”, anche lui dipendente dell’azienda. Lo stesso ha fatto Al – Cobas Atm Milano: “Affranti e dispiaciuti per la scomparsa del collega Davide Teruzzi. Non possiamo che esprimere le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari. Rimaniamo in attesa di informazioni precise dalle autorità e dagli organi competenti”.
Un ricordo è apparso sul gruppo facebook ‘Tranvieri di Milano’: “Per la sua simpatia, il suo innato positivismo, la sua spontaneità sempre allegra e la sua presenza fisica notevole - veniva chiamato ‘Davidone il gigante buono’. Lo conoscevano in tanti, sia in superficie che in metropolitana, perché utilizzava la M2 per andare e tornare da Gorgonzola a Milano ed era al lavoro sui tram ogni volta che era possibile. Anche molti passeggeri lo ricordano, la sua simpatica presenza e positiva cordialità non passava inosservata”.