
Davide Teruzzi, il conducente Atm morto a Milano, e un vecchio tram della linea 33
Milano – Aveva 50 anni e lavorava al deposito Atm Leoncavallo in via Teodosio a Milano, Davide Teruzzi, il conducente Atm morto domenica 11 maggio all’ospedale San Raffaele dove era ricoverato da mercoledì scorso in seguito a un attacco cardiaco. Sotto la lente degli inquirenti è il pranzo sembrerebbe a base di risotto e frittura di pesce – consumato con alcuni colleghi la domenica precedente (4 maggio) in un ristorante convenzionato con Atm in via Filzi: Davide e altri tranvieri erano stati male le ore successive.
Una probabile intossicazione alimentare che sembrava smaltita. Le condizioni di salute del 50enne sono improvvisamente peggiorate mercoledì con la corsa al San Raffaele dove è spirato domenica. Esiste un nesso causale tra il pasto e il decesso? Questo dovranno stabilire la Procura di Milano che ha aperto un fascicolo.

Chi era Davide Teruzzi
Per tutti era “Davidone, il gigante buono”, un soprannome guadagnato per la sua indiscussa prestanza fisica e “per la sua simpatia, il suo innato positivismo, la sua spontaneità sempre”, scrivono sul gruppo Facebook “Tranvieri di Milano” dove Teruzzi viene ricordato con due post e centinaia di messaggi commossi di colleghi, amici e conoscenti. “Lo conoscevano in tanti sia in superficie e in metropolitana perché utilizzava la M2 per andare e tornare da Gorgonzola a Milano”. “Anche molti passeggeri lo ricordano, la sua simpatica presenza e positiva cordialità alla condotta dei storici tram milanesi sul 5 e sul 33 non passava inosservata”, si legge ancora sulla pagina Fb.
Davide Teruzzi lavorava in Atm da 24 anni. Guidava i tram delle linee 5, 12 e 33. Viveva a Melzo, in provincia di Milano, insieme alla mamma Emilia, 78enne, di cui si prendeva cura dopo la morte del padre. A piangerlo è anche il fratello Marco, anche lui dipendente Atm.

Il cordoglio di Atm e Cobas
L’azienda ha espresso condoglianze e vicinanza alla famiglia e così ha fatto Al – Cobas Atm Milano: “Affranti e dispiaciuti per la scomparsa del collega Davide Teruzzi. Non possiamo che esprimere le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari. Rimaniamo in attesa di informazioni precise dalle autorità e dagli organi competenti”.
L’autopsia
Sulla morte del tranviere, come detto, la Procura di Milano ha aperto un fascicolo: all'Ats e ai carabinieri del Nas il compito di verificare se il locale, dove i lavoratori hanno consumato il pasto, abbia rispettato tutte le regole igienico sanitarie. Nessun commento dal ristorante, mentre l'Atm ha sospeso in via precauzionale la convenzione. Sul corpo della vittima è stata disposta l’autopsia, fondamentale per chiarire le cause del decesso.