REDAZIONE MILANO

“Morte all’esercito israeliano”: scritte pro Palestina sui muri di via Porro Lambertenghi in zona Isola a Milano

Nel mirino dei writer che hanno colpito nelle vicinanze della stazione di Porta Garibaldi anche la morte dell’attivista della destra americana Charlie Kirk

Milano, 19 settembre 2025 – Morte all'Idf, l’esercito israeliano, Palestina libera e Charlie Kirk non ci mancherà: queste alcune delle frasi scritte su un muro di Milano, precisamente in Via Luigi Porro Lambertenghi, in zona Isola a ridosso della stazione di Porta Garibaldi. Con l’escalation dell’invasione e occupazione della striscia di Gaza, e la carneficina della popolazione civile palestinese – una stima per difetto calcola in oltre 62mila morti i palestinesi uccisi dall’esercito israeliano, di cui 18.400 sono bambini, secondo i dati della onlus Emergency – la protesta e la rabbia per la catastrofica situazione umanitaria torna a trovare spazio, e sfogo, sui muri milanesi. 

Approfondisci:

“Israeliani non graditi”: cartelli choc fuori dalla fermata Tolstoj. Condanna bipartisan: “Basta odio”

“Israeliani non graditi”: cartelli choc fuori dalla fermata Tolstoj. Condanna bipartisan: “Basta odio”

L’accostamento 

Scritte contro lo Stato israeliano, con svastiche naziste affiancate alla Stella di David e slogan contro Netanyahu e gli israeliani  erano comparse la scorsa primavera anche sui muri della caserma Montello di via Caracciolo (zona Sempione) vandalizzando così il murale realizzato su un lato del muro di cinta dell'ex cittadella militare e dedicato a Liliana Segre e alle vittime dell’Olocausto nazista. Erano poi state cancellate ai primi di settembre. 

Il murale vandalizzato realizzato dallo street artist Alexsando Palombo sui muri della caserma Montello di via Caracciolo
Il murale vandalizzato realizzato dallo street artist Alexsando Palombo sui muri della caserma Montello di via Caracciolo

"La città più antisemita d’Italia” 

Altre scritte, nei mesi scorsi, sono comparse anche nella zona Bande Nere e Primaticcio dove risiede la comunità ebraica milanese. Anche in questo caso, accostando la Stella di Davide alla svastica. Contro queste si era scagliato lo storico esponente della destra milanese, ed ex vicesindaco, Riccardo De Corato. "Trovo vergognoso, disgustoso e inaccettabile – aveva osservato ancora a fine agosto – questo parallelismo tra Israele e nazismo. Mi auguro e lo spero vivamente che qualcuno, da Palazzo Marino, intervenga al più presto e faccia rimuovere queste indegne offese. Questo è un ulteriore segnale a conferma del fatto che Milano è la città più antisemita d’Italia”.