MARIANNA VAZZANA
Cronaca

“Israeliani non graditi”: cartelli choc fuori dalla fermata Tolstoj. Condanna bipartisan: “Basta odio”

I manifesti anonimi sono comparsi al confine del quartiere ebraico. In corso le indagini della polizia, fatti segnalati alla Procura. Accertamenti su sei giovani trovati in possesso di alcuni manifesti con la scritta “Israeli not welcome”

Alcuni volontari all'opera per rimuovere i cartelli

Alcuni volontari all'opera per rimuovere i cartelli

Milano – “Gli israeliani non sono i benvenuti”. La scritta – in inglese – bianca su sfondo blu, è sui manifesti comparsi ieri all’ingresso della stazione della metropolitana blu Tolstoj e nelle vie Soderini e D’Alviano, al confine del quartiere ebraico. Slogan affissi da ignoti, che hanno sollevato un polverone alimentando un clima di tensione e innescando reazioni politiche con condanna bipartisan. Immediati gli accertamenti da parte della Polizia di Stato, che passerà al setaccio i filmati delle telecamere di videosorveglianza dei luoghi interessati.

Non solo: sono da valutare eventuali responsabilità di sei giovani, tre uomini e tre donne, che, nel corso dei controlli (incrementati) sugli obiettivi sensibili sono stati trovati in possesso di alcuni manifesti con la scritta “Israeli not welcome”. I fatti sono stati segnalati alla Procura.

TOLSTOJ
Gli slogan alla fermata Tolstoj

Il primo a comunicarli è stato il consigliere comunale di Azione Daniele Nahum, su Facebook: “A prescindere da chi guidi i governi degli Stati, siano essi democratici o meno, affiggere cartelli discriminatori contro una qualsiasi nazionalità è un’operazione degna dei fascisti degli anni Trenta. Denuncerò questa azione in tutte le sedi opportune”.

DANIELE NAHUM
Il consigliere Daniele Nahum

Qualche ora dopo, Nahum ha fatto sapere che “la consigliera Pd del Municipio 6 Angela Persici è andata a rimuovere i cartelli nel suo quartiere. La ringrazio di cuore”. Altri volontari si sono attivati. Nel pomeriggio si è espresso il Console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia, Marco Carrai: “I cartelli sono l’apice di una campagna denigratoria nei confronti del popolo ebraico”. E anche lui assicura che denuncerà il fatto. “Gravissimo e che merita una chiara e ferma condanna”, evidenzia sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa. Il centrodestra in Comune punta il dito contro “silenzio” e “posizioni ambigue” di sindaco e maggioranza. “Nel 2025 siamo costretti ad assistere a una nuova caccia all’ebreo”, dice il capogruppo Lega Alessandro Verri. Tra gli altri sono intervenuti pure Alessandro De Chirico (FI) e il coordinatore e vice coordinatore di FdI Milano, Simone Orlandi e Deborah Dall’Acqua.

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La condanna da parte della Lista Beppe Sala sindaco è in una nota: “Negli ultimi giorni sono comparsi in città messaggi inaccettabili di esclusione e odio. Di fronte a ogni forma di antisemitismo, non ci può essere ambiguità: va condannato con fermezza, sempre. Milano è una città aperta, plurale, democratica, che si fonda sul rispetto reciproco. Esprimiamo la nostra piena solidarietà a tutte le cittadine e i cittadini che si sono sentiti colpiti da questi messaggi”. Come era emerso anche lo scorso 10 giugno a Palazzo Marino durante l’incontro tra il sindaco e una delegazione della Comunità ebraica di Milano guidata dal presidente Walker Meghnagi, in cui era stato rinnovato “l’impegno dell’Amministrazione e della città a contrastare ogni più lieve fenomeno d’intolleranza”.