
Caldo da bollino rosso? Ecco le 5 zone più fresche a Milano (le anti-isole di calore)
Città Studi rappresenta un’anomalia climatica nel panorama milanese, un’isola di relativo fresco nel mare bollente della metropoli. Città Studi è stata la zona più asciutta con 1372 millimetri di pioggia nel 2024, ma questo dato paradossalmente contribuisce al suo microclima particolare. Il quartiere universitario deve la sua temperatura più mite alla presenza diffusa di aree verdi che punteggiano il tessuto urbano: dai giardini interni delle università ai numerosi spazi aperti tra gli edifici, la vegetazione crea un effetto di raffrescamento per evapotraspirazione.
I grandi platani e tigli che ombreggiano le strade principali formano tunnel verdi che proteggono pedoni e ciclisti dai raggi solari diretti. L’architettura razionalista degli anni Trenta, con i suoi edifici non troppo alti e spaziati tra loro, permette una migliore circolazione dell’aria rispetto ai canyon urbani del centro. Inoltre, la minore densità di traffico veicolare riduce le emissioni di calore da gas di scarico e asfalto surriscaldato. Qui la temperatura arriva a registrate anche 4-5 gradi in meno rispetto alla media cittadina.