Arnaldo Liguori
Cronaca

Ecco perché a City Life fa più fresco che in molte altre zone di Milano: dal bosco verticale al “wind tunnel”

La zona è un modello di urbanizzazione verde: torri ventilate, materiali riflettenti e boschi urbani riducono l’impatto del calore

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City Life dimostra che è possibile coniugare modernità e sostenibilità climatica, creando un quartiere che sfida i pregiudizi sui grattacieli come generatori di calore urbano. Il segreto di questa oasi contemporanea risiede nella sua progettazione bioclimatica all’avanguardia: le tre torri (Isozaki, Hadid e Libeskind) sono state concepite per minimizzare l’impatto termico sull’ambiente circostante.

Il parco centrale di 10 ettari funge da cuore verde del distretto, con oltre 2000 alberi di specie diverse che creano un vero e proprio bosco urbano. La disposizione strategica della vegetazione genera corridoi di ventilazione naturale che incanalano le brezze tra gli edifici, mentre i numerosi specchi d’acqua e fontane contribuiscono al raffrescamento per evaporazione.

L’innovativo sistema di “wind tunnel” tra le torri, lungi dal creare l’effetto canyon tipico dei grattacieli, è stato progettato per accelerare i flussi d’aria e favorire il ricambio atmosferico. Le facciate degli edifici utilizzano materiali riflettenti che riducono l’assorbimento di calore solare, mentre i tetti verdi e le terrazze giardino creano ulteriori isole di fresco in quota.

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