Arnaldo Liguori
Cronaca

Parco Sempione: il polmone verde (e fresco) dove sopravvivere al caldo dell’estate milanese

Con i suoi alberi secolari e un microclima stabile, il parco è la risposta naturale all’afa che invade il centro di Milano

Caldo da bollino rosso? Ecco le 5 zone più fresche a Milano (le anti-isole di calore)

Parco Sempione rimane l’oasi per eccellenza quando Milano diventa invivibile, un rifugio verde che da oltre un secolo offre sollievo ai cittadini in fuga dall’arsura urbana. Con i suoi 38 ettari di estensione, rappresenta il più importante polmone verde del centro città, capace di abbassare la temperatura percepita di 5-6 gradi rispetto alle zone circostanti. Il segreto della sua efficacia climatica risiede nella biodiversità del patrimonio arboreo: faggi centenari, platani maestosi, querce secolari e tigli creano una copertura fogliare così densa da filtrare fino al 90% della radiazione solare diretta.

L’effetto combinato di ombreggiamento ed evapotraspirazione genera un microclima che resta fresco anche nelle giornate più torride. Il laghetto artificiale al centro del parco funziona come un climatizzatore naturale, mentre i numerosi vialetti sterrati, a differenza dell’asfalto, non accumulano calore eccessivo. La posizione strategica, protetta dal Castello Sforzesco a sud e aperta verso i venti provenienti da nord-ovest, favorisce la circolazione dell’aria e il ricambio atmosferico.

L’assenza quasi totale di traffico veicolare all’interno dell’area elimina una fonte significativa di calore, mentre la presenza di ampie radure erbose contribuisce al raffrescamento attraverso l’evaporazione dell’umidità del suolo. Durante le ondate di calore, Parco Sempione diventa letteralmente un’isola di sopravvivenza urbana.

Continua a leggere questo articolo