Milano, 17 settembre 2025 – Non c’è stata unanimità sulla cessione di San Siro nella giunta Sala, chiamata a discutere oggi, mercoledì 17 settembre, la vendita dell’impianto comunale a Inter e Milan.
L’assessora all’Ambiente Elena Grandi, espressione di Europa Verde, ha infatti espresso parere contrario sulla delibera che approva la cessione dello stadio e delle aree circostanti. Nei precedenti passaggi, sempre affrontati in giunta, aveva scelto invece di astenersi.

A confermare il suo parere contrario – la delibera, in realtà, non è stata oggetto di voto formale – è stato il vicesindaco e assessore all'Urbanistica Anna Scavuzzo al termine della riunione di Palazzo Marino. "In giunta c'è stato un ampio dibattito – ha detto Scavuzzo – e l'assessore Elena Grandi ha espresso parere negativo sulla delibera, come del resto già espresso dal gruppo dei Verdi". Nessuna sorpresa, quindi, e comunque provvedimento condiviso a larga maggioranza. Ora il passaggio al test più “duro” dell’aula del consiglio comunale, molto probabilmente nella seduta di martedì 29 settembre.
Le motivazioni
L’assessora ha illustrato con dovizia di particolari i perché della sua opposizione fatta mettere a verbale, coerente con linea sempre avvalorata dal suo partito. "Oggi io ho espresso la mia contrarietà alla delibera" sulla vendita di San Siro, ha detto, "nei suoi contenuti riconoscendo il grandissimo lavoro fatto dalla vicesindaca e da tutta l'amministrazione per migliorarla. Però nel nostro programma elettorale c'era scritto chiarissimo che San Siro per noi era un elemento dirimente e che avremmo sempre votato in modo contrario, perché crediamo che possa avere un altro destino".
Chiara anche la spiegazione delle ragioni di un’opposizione sfociata nel voto negativo, nonostante si fosse trovata una quadra complessiva nella trattativa fra Palazzo Marino e società. Non è, per altro, una questione di soldi. “Noi siamo contrari a questa cosa, consapevoli del fatto che bisogna trovare una soluzione. L'impatto ambientale di quel cantiere, di quelle demolizioni, produrrà una quantità di polveri e di CO2 che dovremo gestire, con compensazioni che oggi non sono ancora chiare", ha aggiunto Grandi.
Il futuro
A chi le ha chiesto come influirà questa decisione nel rapporto col sindaco e la giunta, l’esponente verde ha lasciato aperta la porte a diversi tipi di sviluppo, fatta salva la stima reciproca fra lei e il primo cittadino. “Non lo so – ha ammesso – Questo lo vedremo col tempo. Credo che nonostante tante critiche, abbiamo dato, con l'incarico che ho, la possibilità di lavorare di più e meglio su alcuni temi ambientali. Credo che col sindaco ci sia un ottimo rapporto di fiducia e rispetto e di quanto ognuno sta facendo quello che deve – ha concluso – Poi vedremo cosa succederà ma sono convinta che si possano fare tante buone cose in questo ultimo anno di mandato".
Difficile, quindi, ipotizzare un passo indietro di Grandi. Così come, al momento, un “redde rationem” in giunta, voluto dal sindaco o dalle forze politiche che compongono la maggioranza. C’è da dire che nei mesi scorsi Grandi era stata criticata dai social dal suo collega di partito, lo storico consigliere comunale Carlo Monguzzi, per un suo presunto atteggiamento troppo morbido sulla questione.