REDAZIONE MILANO

FaceBoarding stoppato dal Garante: Sea sospende il servizio a Linate

La società di gestione degli aeroporti milanesi ha annunciato la rinuncia (temporanea, spera l’azienda) al sistema di riconoscimento facciale. La “colpa”? Un provvedimento dell’authority su un parere ritenuto non vincolante riguardo la tutela dei dati personali

Il servizio FaceBoarding "sotto la scure" del Garante della privacy

Il servizio FaceBoarding "sotto la scure" del Garante della privacy

Milano, 17 settembre 2025 – Il Garante “costringe” Sea a rinunciare al sistema di riconoscimento facciale FaceBoarding, in uso all’aeroporto di Linate per accedere con maggiore rapidità ai controlli di sicurezza e alle procedure d’imbarco.

La società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa ha diffuso oggi, mercoledì 17 settembre, una nota in cui comunica la sospensione del servizio. La decisione – che potrebbe, a quanto pare, essere temporanea – fa seguito al provvedimento notificato dal Garante per la Protezione dei dati personali, in conclusione a una serie di verifiche sul sistema aeroportuale e basato principalmente sull’Opinion 11/2024 non vincolante del Comitato europeo per la protezione dei dati personali rilasciata per un caso ritenuto similare.

La disposizione

Per Sea, primo gestore in Italia a utilizzare questa tecnologia, il Garante ha disposto la misura della limitazione provvisoria del trattamento dei dati biometrici attraverso il sistema “FaceBoarding” nelle more della conclusione dell’istruttoria.

Il servizio, che ha consentito ai passeggeri di accedere ai controlli di sicurezza e alle procedure di imbarco tramite un innovativo sistema di riconoscimento facciale, solo su base volontaria, è stato, quindi, sospeso in ottemperanza alle disposizioni del Garante.

L'area del servizio di FaceBoarding: l'inaugurazione risale al maggio dell'anno scorso
L'area del servizio di FaceBoarding: l'inaugurazione risale al maggio dell'anno scorso

Il sistema

Il servizio FaceBoarding, presentato al Garante italiano sin dal dicembre 2019, fanno sapere da Sea, è stato oggetto di periodiche interlocuzioni con l’autorità in merito alla sua evoluzione e implementazione.

Sea ha inteso fornire attraverso il FaceBoarding un servizio che rafforza la sicurezza negli aeroporti con un sistema che, rispettoso di tutte le norme in materia di privacy e disponibile solo per i maggiorenni che lo richiedano e si registrino al servizio, garantisce e agevola i passeggeri offrendo loro un’esperienza di viaggio più sicura, più veloce e fluida, in linea con i servizi tecnologici innovativi.

Sea, ritenendo di essere pienamente in linea con le norme di riferimento, si legge ancora nella nota, “sta collaborando attivamente con l'Autorità per chiarire tutti gli aspetti relativi al trattamento dei dati e per ottemperare alle richieste pervenute. L'obiettivo primario di Sea rimane quello di garantire la sicurezza e la privacy dei passeggeri, in linea con le normative vigenti. Sea – è la chiusura – auspica che la situazione si risolva quanto prima e di ripristinare il servizio ‘FaceBoarding’ a beneficio di tutti i passeggeri.