MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Verdi, è tutti contro tutti. Lite Monguzzi-Cucchiara. San Siro, Grandi nel mirino: "Mi asterrò". "Non basta"

Il consigliere non è riuscito a parlare lunedì in aula: pochezza morale dei colleghi. La replica della giovane: nessun bavaglio, stavolta si è prenotato dopo di me.

Il consigliere non è riuscito a parlare lunedì in aula: pochezza morale dei colleghi. La replica della giovane: nessun bavaglio, stavolta si è prenotato dopo di me.

Il consigliere non è riuscito a parlare lunedì in aula: pochezza morale dei colleghi. La replica della giovane: nessun bavaglio, stavolta si è prenotato dopo di me.

È tutti contro tutti nei Verdi in Comune. Il consigliere Carlo Monguzzi attacca i due giovani “colleghi“ del gruppo Europa Verde Tommaso Gorini (il capogruppo) e Francesca Cucchiara per non averlo fatto parlare lunedì durante la seduta dell’assemblea di Palazzo Marino sulla crisi provocata dall’inchiesta della magistratura sull’assessore Giancarlo Tancredi e sul sindaco Giuseppe Sala. Ma Cucchiara non ci sta e replica con un post su Facebook a Monguzzi e al consigliere ambientalista del Gruppo Misto Fedrighini, il quale, in difesa di Monguzzi, scrive sempre sui social sul presunto bavaglio: "Fascismo è, purtroppo, l’aggettivo più idoneo".

Ma ripartiamo da capo. Lunedì Gorini e Cucchiara hanno lasciato appena nove secondi a Monguzzi per intervenire in aula. Lo storico politico ambientalista non l’ha presa bene e ha chiesto al sindaco Giuseppe Sala se gli cedeva qualche minuto per poter intervenire, ma la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi ha ricordato che, a termine di regolamento, non era possibile. Monguzzi, a quel punto, ha affondato il colpo: "Ringrazio i miei cosiddetti colleghi per la loro pochezza morale". E poi ha aggiunto: "Avrei voluto dire questo nei nove secondi che mi hanno squallidamente lasciato per intervenire. Avevo chiesto di spiegare cosa fosse successo negli ultimi quattro anni nell’urbanistica milanese e la subordinazione del pubblico al privato: niente di ciò. Il sindaco ha detto che tira dritto senza alcun dubbio. La maggioranza ha applaudito. E i segnali di discontinuità? Zero. Sul progetto del nuovo stadio a San Siro, intanto, avanti tutta, con il ridicolo di spostare la vendita a settembre sperando che si calmino le acque. E il disprezzo per la magistratura è insopportabile".

La replica della Cucchiara è arrivata ieri mattina con un post sui social: "Non avrei voluto scrivere questo post, perché detesto i botta e risposta sui social. Ma siccome sto ricevendo parecchi messaggi e siccome esiste un limite alla sopportazione (perché sentirmi dare della “fascista” da un consigliere è davvero troppo), lo scrivo qui". La consigliera di Europa Verde nega che ci sia stata una strategia concordata con il capogruppo Gorini per non far parlare Monguzzi: "Nel dibattito in aula di lunedì scorso (giornata, capirete, non proprio serena), i tempi per ogni gruppo consiliare erano contingentati. Al nostro sono stati assegnati 15 minuti. Per noi è intervenuto Tommaso Gorini. Il capogruppo parla per tutti e di solito prende più tempo. Dopo Tommaso, risultavo prenotata io per intervenire nel tempo rimasto. Di solito avviene il contrario: Monguzzi si prenota prima di me e il tempo del gruppo finisce prima che io possa intervenire. È capitato, per una volta, che il tempo finisse non per me, ma per Monguzzi. E che nessun altro gruppo, né di maggioranza né di opposizione, gli abbia concesso un minuto. Ed è successo un dramma". Quanto al "fascisti" attribuito a lei e a Gorini da Fedrighini, Cucchiara ricorda che è "lo stesso che presiede la Commissione Affari istituzionali del Comune e che – ironia – siede con me nella Commissione sul Contrasto al linguaggio d’odio".

L’assessora al Verde – e dirigente di Europa Verde – Elena Grandi, intanto, annuncia che "su San Siro mi sono sempre astenuta in Giunta e continuerò a farlo. I Verdi hanno sempre votato contro e il sindaco Sala questa cosa l’ha sempre saputa". Monguzzi, su Facebook, commenta: "Dopo 6 anni di durissime lotte del movimento ambientalista su San Siro, la ciclopica battaglia della assessora Grandi, che mai in 4 anni ha appoggiato le lotte o fatto qualcosa, è l’astensione. Eppure dopo l’ultima delibera, dove si era già astenuta, aveva detto che a questa ultima avrebbe votato contro. Bonelli tuona giustamente: i Verdi voteranno contro! La Grandi invece si astiene". Nei Verdi è tutti contro tutti. E non da ieri.