ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

San Giuliano, l’inferno in stazione: “Serve il presidio fisso della Polfer”

Turista accoltellato, spaccio, violenze. Il Comitato pendolari: “I sindaci convochino un tavolo per la sicurezza”

Scippi, aggressioni e un accoltellamento: cresce l’allarme criminalità in stazione

Scippi, aggressioni e un accoltellamento: cresce l’allarme criminalità in stazione

San Giuliano (Milano) – “Scippi, aggressioni e presenza di sbandati. Servono più controlli sui treni e nelle stazioni. Noi viaggiatori non ci sentiamo sicuri. Subito un presidio fisso della Polfer a Melegnano, per garantire un pronto intervento, in caso di necessità, in tutti gli scali del Sud-Est Milanese”. Dopo l’accoltellamento, su un treno della suburbana Melegnano-Milano Bovisa, di un turista americano di 27 anni, ferito al collo e a una spalla da una gang di nordafricani che lo ha derubato di una catenina d’oro, il Comitato dei pendolari del Sud Milano e del Lodigiano torna a chiedere più sicurezza sia a bordo dei mezzi che nelle stazioni. Un appello che è già stato rilanciato più volte e ora è tornato di attualità. Se infatti l’accoltellamento del giovane statunitense, avvenuto martedì mattina all’altezza di San Giuliano, è stato un fatto particolarmente efferato, episodi più “ordinari”, come furti, scambi di droga e passeggeri senza biglietto, fanno ormai parte della quotidianità.

“Quando prendo il treno ho paura, eccezion fatta per le corse degli orari di punta, che sono le più frequentate. La presenza di maleducati e balordi è all’ordine del giorno - racconta Giusy Messina, pendolare da San Zenone al Lambro a Milano -. Una volta ho invitato un viaggiatore a spostare la sua bicicletta, che ostruiva una delle uscite del treno, e per tutta risposta sono stata inondata di parolacce. Troppo spesso ci si sente in balìa della prepotenza altrui”. Da qualche tempo gli agenti della Polfer effettuano alcuni pattugliamenti anche a Melegnano, per tenere sotto controllo lo scalo cittadino. “Non basta garantire una copertura di qualche ora. Servirebbe un presidio fisso della Polfer, per accorciare, in caso di bisogno, i tempi d’intervento negli scali ferroviari dei comuni della via Emilia - afferma Massimo Baldi, fondatore del comitato pendolari -. Chiediamo a Trenord d’inserire il Sud-Est Milanese fra le tratte critiche sul fronte della sicurezza”.

“Sarebbe utile aumentare il numero di vigilantes di ronda nei vagoni, per fare da deterrente - aggiunge Enrico Coviello, pendolare sulla tratta Borgolombardo-Milano -. I militari che viaggiano gratis sui mezzi pubblici? Fatichiamo a vedere i reali benefici di quest’iniziativa”. Persone che attraversano a piedi i binari, anziché usare i sottopassi, e rendez-vous, neanche troppo celati, fra pusher e clienti: sono solo alcune delle situazioni che i pendolari del Sud Milano hanno a più riprese segnalato e che richiederebbero interventi incisivi. “Anche i sindaci si facciano sentire e convochino un tavolo sulla sicurezza”.