
Nella sfida elettorale di domenica ha battuto l’avversario con il 66%
Rozzano (Milano) – Il peso della fascia tricolore. Il neoeletto sindaco Mattia Ferretti ha fatto appena in tempo ad insediarsi ed è già alle prese con il problema criminalità dal primo giorno di “lavoro”.
Un primo giorno da sindaco con un benvenuto difficile: come lo ha vissuto?
“Conosco la mia città e mi sono impegnato per renderla sempre migliore. Inauguro il mio mandato guardando in faccia la realtà. Come ho fatto scrivendo il mio programma elettorale...”
Quindi ritiene che l’istituzione della “zona rossa“ nel quartiere Aler sia una misura utile e sufficiente per fronteggiare l’emergenza?
“È una misura molto utile alle forze dell’ordine per allontanare soggetti che potrebbero recare fastidio e disturbo al resto della cittadinanza senza aspettare che commettano reati. Si tratta anzitutto di misure di prevenzione. Interpretarlo come pura repressione non è corretto e fa parte di un racconto sbagliato”.
Nei mesi scorsi avete liberato diverse cantine delle case Aler occupate abusivamente. Qual è la situazione delle cantine attualmente? Lì vivevano alcuni degli stranieri coinvolti nella sparatoria di ieri?
“Alcune delle persone coinvolte erano state denunciate la mattina stessa dopo lo sgombero delle cantine da loro occupate, dimostrazione che la nostra Amministrazione non sottovaluta il problema e non rimane inerme: abbiamo avviato un percorso per risolvere definitivamente il problema”.
Anche suo padre iniziò il secondo mandato affrontando il grave omicidio di Manuel Mastrapasqua, dal quale probabilmente è scaturita la decisione di inserire Rozzano nel piano “Caivano bis“. Vede un parallelo con quanto sta accadendo ora?
“Le risorse governative sono arrivate in risposta al numero di abitazioni di edilizia pubblica presenti sul nostro territorio, come supporto per combattere il degrado e parte dei fondi saranno destinati alla sicurezza: prevediamo l’installazione di un sistema di 400 telecamere. Il crimine si combatte con un impegno totale: degli interventi sociali all’ordine pubblico”.
Gianni Ferretti aveva difeso Rozzano solo pochi giorni fa dal cattivo ritorno di immagine di presunte parole attribuite a Fedez e poi da lui smentite (“Sono di Rozzano, lo uccido...”). Oggi lei sarebbe disposto a dialogare con il celebre concittadino rozzanese?
“Fedez ha finanziato la realizzazione di uno skatepark a Rozzano con una donazione di 130mila euro, è legato al nostro territorio e spero di poter condividere con lui altri progetti. Siamo una città di giovani: bisogna saper parlare a loro, conoscendone fragilità e storie”.
I fondi previsti dal “Caivano bis“ basteranno, secondo lei, a imprimere una svolta concreta verso la legalità?
“Gli investimenti previsti sono mirati per rispondere a degrado e sicurezza e saranno interventi utili per rendere Rozzano una città sicura. Considerando che la nostra città non ha mai goduto di una simile opportunità prima in termini di risorse e attenzione, chiedersi se basterà ha poco senso”.
Infine, quale risposta intende dare ai cittadini di Rozzano dopo quanto accaduto?
“Abbiamo iniziato un percorso che prevede interventi e investimenti continui per risolvere i problemi del territorio, soprattutto quelli legati alla microcriminalità e alla sicurezza. Abbiamo bisogno della coesione, della forza dei rozzanesi. Siamo una città piena di voglia di riscatto”.