
Beatrice Uguccioni del Partito democratico
Beatrice Uguccioni, capogruppo del Pd in Consiglio comunale, dopo il dibattito in Consiglio comunale, le dimissioni dell’assessore Tancredi e le deleghe pro tempore all’Urbanistica alla vicesindaco Scavuzzo, l’amministrazione Sala riparte o prende tempo in attesa degli eventi?
"Parlare di “ripartenza“ vorrebbe sottintendere che ci si è fermati. Non è così. Proprio in questi giorni stiamo lavorando all’assestamento di bilancio. È evidente che la situazione che stiamo vivendo comporta il bisogno di un’accelerazione su alcune questioni, ma sulla base di ciò che già stavamo facendo come maggioranza e Giunta, in primis sull’urbanistica. Dunque non ripartiamo ma rilanciamo per essere pronti ad affrontare le sfide che Milano deve raccogliere".
Intanto c’è chi sostiene che il Pd abbia commissariato il sindaco Sala...
"Nessuno ha commissariato nessuno. Per uscire da questa fase critica, bisogna lavorare ancora di più in squadra e in sinergia. Come Pd siamo convinti che questo sia necessario: mettere da parte eventuali personalismi e utilizzare le competenze di tutti e di tutte, dai consiglieri agli assessori fino, naturalmente, al sindaco. Non dobbiamo guardare tanto al 2027, l’anno delle elezioni comunali, ma al 2032, cioè alla fine della prossima consiliatura. Ma per far ciò dobbiamo ancor più dialogare con le forze economiche, sociali e associative presenti in città".
Adesso vi aspettate che Sala condivida di più le sue scelte con il Pd e con la maggioranza?
"Il nostro appello al sindaco è quello di lavorare insieme. Io ho terminato il mio intervento in aula con queste parole: “Insieme per davvero“".
Quel "per davvero" è apparso come un cenno polemico sul precedente modus operandi del sindaco. È così?
"Nessuna polemica. Gli obiettivi si raggiungono camminando insieme. Per essere più solidi e coesi nelle scelte, in un momento come questo occorre essere ancor più inclusivi nei processi decisionali".
È stata una scelta condivisa con il Pd anche quella di assegnare temporaneamente le deleghe all’Urbanistica alla Scavuzzo? E quali tempi vi aspettate nella scelta del nuovo assessore?
"Innanzitutto faccio gli auguri di buon lavoro alla Scavuzzo. L’obiettivo adesso è trovare un profilo che sia all’altezza del ruolo e del momento che sta vivendo l’amministrazione. Una figura che abbia una spessore tecnico e politico. Pensiamo che si debba arrivare a questa scelta il prima possibile, ma senza fretta".
Un tecnico o un politico?
"Un giusto mix. Deve essere una persona attrezzata per affrontare le prossime sfide".
Prima di questa inchiesta, il segretario cittadino del Pd Alessandro Capelli già parlava di "discontinuità". Il Modello Milano è finito?
"La città è un corpo vivo e in continuo mutamento. Quindi alcune scelte che potevano andare bene quattro o cinque anni fa, non è detto che vadano bene nella situazione attuale. Già da mesi stiamo provando ad affrontare alcuni recenti problemi di Milano".
Il primo problema è sbloccare lo stallo urbanistico? L’obiettivo è una nuovo Pgt con nuove regole che tengano conto di quanto osservato dai magistrati?
"Noi ci siamo mossi su questi temi anche prima dei rilievi della magistratura. A livello nazionale è necessario mettere ordine alle regole sull’urbanistica".
Le altre priorità del Comune?
"Il tema della casa è e resterà centrale: c’è bisogno di alloggi a prezzi accessibili. Un altro tema importante riguarda l’attenzione allo sport di base, che è anch’esso un tema di welfare. E poi serve alzare il livello delle cura delle piccole cose dando più poteri ai Municipi e un rilancio della Città metropolitana che può essere la risposta ad alcuni dei problemi di cui stiamo parlando anche in questi giorni, come mobilità e inquinamento".
Sul progetto del nuovo stadio a San Siro il rinvio a settembre potrebbe complicarne l’approvazione?
"Stiamo avviando un percorso di condivisione che ci permetterà di preparare la delibera di Giunta e di portarla in Consiglio comunale. Il passaggio è stretto, inutile nasconderlo. Ma noi non possiamo rinnegare tutti i documenti che negli ultimi anni abbiamo approvato e che hanno messo dei paletti chiari al progetto proposto da Milan e Inter".