ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Operaio licenziato per una svista sulla 104, ha una moglie invalida e due figli: “Non dormo la notte”

Lo sfogo di Fabio, lavoratore alla Deloro: “Ho fatto un errore, ma in buona fede. Sono sollevato dalla solidarietà dei colleghi, spero in un ripensamento”. Presidio a oltranza ai cancelli

Il sindaco di Pieve Pierluigi Costanzo (primo da sinistra) mentre parla con Fabio Orlando (secondo da destra) e altri lavoratori davanti all’azienda

Il sindaco di Pieve Pierluigi Costanzo (primo da sinistra) mentre parla con Fabio Orlando (secondo da destra) e altri lavoratori davanti all’azienda

PIEVE EMANUELE – “È un momento delicato, la notte fatico a dormire, ma le manifestazioni di affetto che stanno arrivando da ogni parte mi riempiono il cuore. Ho commesso un errore, è vero, ma in buona fede. Nutro ancora la speranza che la procedura di licenziamento a mio carico possa essere ritirata”. Queste le parole di Fabio Orlando, 47 anni, due figli minorenni e una moglie invalida.

Orlando è un lavoratore della Deloro Microfusione, azienda di Pieve Emanuele, specializzata in componenti per turbine a gas e applicazioni aerospaziali, che impiega nel complesso 200 persone. Nel 2021 a Orlando è stato consentito di usufruire dei permessi della legge 104 per occuparsi della moglie malata; nel tempo, tuttavia, il lavoratore non ha provveduto a rinnovare la pratica e ha continuato a fruire dei permessi senza copertura. Quando si è accorto di quella che a suo dire è stata una svista, l’uomo si è autodenunciato, disponibile a sanare l’errore con la restituzione delle somme percepite.

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In un primo momento sembrava che la situazione potesse risolversi senza particolari contraccolpi, ma nei giorni scorsi la società ha inviato al dipendente una lettera di licenziamento, adducendo come motivazione il venir meno del rapporto di fiducia. “In 25 anni di attività in azienda – osserva Orlando, che è anche un delegato della Fiom-Cgil – non ho mai avuto un problema: ricevere quella lettera è stata una doccia fredda. Spero nella possibilità di trovare una soluzione prima che il licenziamento diventi effettivo. Ho un mutuo e dei carichi familiari, non posso permettermi di rimanere senza un impiego”.

In attesa di conoscere gli sviluppi della situazione, i lavoratori della Deloro hanno deciso di manifestare solidarietà al collega. E così ieri c’è stata una nuova e partecipata mobilitazione, dopo quella di venerdì scorso, con sciopero, corteo e bandiere davanti ai cancelli dell’azienda. La Deloro, ribadisce Andrea Torti, sindacalista della Fiom di Milano che sta seguendo la vicenda, “è un’azienda nella quale storicamente i rapporti sindacali sono stati buoni, tanto che abbiamo da poco siglato un accordo sul premio di risultato. Anche per questo, la scelta di licenziare un lavoratore per una svista sui permessi della 104, tenuto conto che li ha utilizzati per assistere la moglie, ci ha colpiti. Si tratta di una decisione inaccettabile”. Se non verrà ritirato, il licenziamento diventerà esecutivo già il 31 luglio. Il lavoratore, e di riflesso i colleghi, restano col fiato sospeso.