Pieve Emanuele (Milano), 25 luglio 2025 – Alla Deloro Microfusione di Pieve Emanuele, i duecento lavoratori che si alternano su tre turni hanno proclamato da oggi pomeriggio uno sciopero a oltranza con presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda. Una decisione immediata e compatta, fondata sul principio della solidarietà contro quella che giudicano una palese ingiustizia.

La moglie invalida
Il provvedimento che ha scatenato la mobilitazione riguarda Fabio Orlando, delegato sindacale della Fiom, padre di due figli e con una moglie affetta da grave disabilità, alla quale nel 2021 è stata riconosciuta l’invalidità. In base a questa condizione, a Orlando spettavano i permessi previsti dalla legge 104/92 per prestare assistenza familiare.

Il tentativo fallito
Tutto regolare, almeno fino allo scorso aprile, quando lo stesso Orlando si è accorto di non aver rinnovato in tempo utile la documentazione necessaria per la fruizione dei permessi. Il delegato ha quindi autodenunciato l’irregolarità sia all’azienda sia all’Inps proponendosi di sanare l’errore in piena trasparenza. Ma a sorpresa, nelle ultime ore, è arrivata la lettera di licenziamento, con la motivazione di una presunta “rottura del rapporto di fiducia”.

La rabbia dei colleghi
La risposta dei colleghi è stata immediata: astensione dal lavoro e presidio permanente, con una richiesta chiara: il ritiro del licenziamento. “Questa è un’azienda – dichiara Andrea Torti della Fiom di Milano – nella quale i rapporti sindacali sono sempre stati corretti. Avevamo appena siglato un accordo sul premio di risultato. Anche per questo, il licenziamento di un delegato per una svista formale sui permessi 104, utilizzati per assistere la moglie disabile, ci ha colpiti profondamente. È una decisione crudele e inaccettabile, che i lavoratori hanno deciso di rispedire al mittente”.