
Razzante* Le minacce informatiche sono in costante aumento. Phishing, ransomware e furti di credenziali sono solo alcune delle sfide...
Razzante*
Le minacce informatiche sono in costante aumento. Phishing, ransomware e furti di credenziali sono solo alcune delle sfide quotidiane della cybersicurezza. Nel 2024 sono stati registrati 756 attacchi informatici contro le pubbliche amministrazioni italiane, oltre la metà dei quali dovuti a errori umani. Questo dato evidenzia l’urgenza di rafforzare la formazione e la consapevolezza del personale, per proteggere non solo le infrastrutture pubbliche ma anche i dati e i servizi essenziali per i cittadini. La Lombardia è tra le regioni maggiormente colpite. Infatti, oltre il 53% dei crimini informatici a livello nazionale avviene proprio in questo territorio. Nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri ha approvato il vademecum "Buone pratiche di cyber hygiene per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni", un documento elaborato dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. L’obiettivo è quello di fornire chiare indicazioni per aumentare la sicurezza informatica nel settore pubblico e prevenire i rischi legati al fattore umano. La cybersicurezza, come viene sottolineato nel documento, dipende in gran parte dai comportamenti quotidiani delle persone. La maggior parte degli attacchi, infatti, va ricondotta a disattenzioni, imprudenze o mancanza di formazione. Per questo motivo il documento ha individuato 12 buone pratiche da adottare ogni giorno. Tra queste l’utilizzo di password sicure e aggiornate, l’attivazione dell’autenticazione a due fattori, l’adozione di comportamenti prudenti nell’uso dell’Intelligenza Artificiale (AI), l’evitare l’accesso a reti Wi-Fi pubbliche non protette e una gestione attenta dell’e-mail istituzionale. Tale documento lancia un messaggio chiaro a tutti i cittadini: oggi più che mai è necessario essere attenti, informati e responsabili, per contribuire attivamente alla difesa del nostro spazio digitale.
*Docente
di Diritto dell’informazioneall’Università Cattolica
di Milano