REDAZIONE MILANO

Il presidente del Comitato: "Aiuteremo il sindaco. Bisogna voltare pagina"

Dalla Chiesa: collaborazione formalizzata martedì

Nando Dalla Chiesa, 75 anni sociologo, professore universitario, presidente del Comitato Legalità di Palazzo Marino

Nando Dalla Chiesa, 75 anni sociologo, professore universitario, presidente del Comitato Legalità di Palazzo Marino

Il Comitato Legalità e Contrasto alla criminalità organizzata del Comune è già in campo per supportare il sindaco Giuseppe Sala e l’amministrazione sulle questioni legate alle autorizzazioni urbanistiche, finite nel mirino della magistratura. A confermare che l’incarico è già stato accettato è il presidente del Comitato, Nando Dalla Chiesa, sociologo, professore universitario, scrittore e figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di cui proprio ieri Milano, in piazza Diaz, ha ricordato la tragica scomparsa per mano della mafia il 3 settembre 1982.

Professor Dalla Chiesa, com’è nata l’idea di aiutare Palazzo Marino in tema di urbanistica?

"L’ipotesi di supportare il Comune sull’urbanistica è stata lanciata prima della pausa estiva. E tutto il Comitato è stato contento di poter dare una mano all’amministrazione. Ci rendiamo conto della difficoltà e del fatto che su certi aspetti di questa vicenda abbiamo delle competenze importanti da offrire. C’è bisogno di una struttura collettiva di sostegno alle attività del sindaco".

La decisione di supportare Sala è già ufficiale?

"Sì, la decisione è stata formalizzata ieri sera (martedì per chi legge, ndr)".

Formalizzazione recentissima, dunque. Ha già in mente qualche linea di indirizzo che il Comitato potrebbe seguire per aiutare il sindaco?

"Le linee di indirizzo le stiamo cercando, provando a costruire un quadro un po’ diverso da quello che ha funzionato finora. Cercheremo di svolgere nel miglior modo possibile il nostro compito".

Lo stesso Sala, nei mesi scorsi, ha ammesso che alcune regole dell’urbanistica, in merito alla procedura di autorizzazione delle opere, vanno modificate. Bisogna voltare pagina?

"Sì, certo, altrimenti il sindaco non avrebbe chiesto il nostro aiuto. Ma sono questioni importanti che richiedono meditazione. Non ci sono ricette pronte. Cercheremo di proporre cambiamenti che mettono in cima il senso delle istituzioni. Senza pensare di dover nuocere a nessuno".

È difficile proporre cambiamenti sull’urbanistica con procedure giudiziarie ancora in corso che, alla fine, potrebbero anche dare ragione all’operato del Comune?

"Se certe decisioni dell’amministrazione sono state illegali è di certo un problema. Ma esiste anche una questione di trasparenza, di correttezza e di rispetto di principi che magari nel Codice penale non vengono indicati ma nel senso civico sono presenti".

Puntate su uno sviluppo urbanistico più sostenibile della città?

"Questo aspetto non sarà il compito del Comitato Legalità".

Entro quando riuscirete a fornire al sindaco qualche soluzione?

"Non glielo so dire, cercheremo di lavorare al meglio".

M.Min.