
Antonello Crucitti ela moglie Angela Malara hanno cresciuto undici figli
Brescia – Se per una famiglia media far quadrare i conti significa fare le acrobazie, per chi di figli ne ha sopra la media è diventata una vera e propria arte. Lo racconta Antonello Crucitti che, con la moglie Angela Malara, ha cresciuto ben 11 figli. "Ora vanno dai 10 ai 29 anni, alcuni vanno a scuola, altri all’università", racconta. Pur avendo due stipendi e qualche figlio al lavoro, le spese da affrontare non lasciano margine a troppi extra. "La pizza abbiamo imparato a farcela in casa, andare tutti quanti in pizzeria ogni settimana altrimenti sarebbe impensabile. Per la spesa, seguiamo le offerte dei supermercati, credo come tutti. Solo che ormai non ci sono più le offerte di una volta, i prezzi sono comunque alti ovunque".
Anche i costi per la scuola sono impegnativi. "Ormai è difficile poter riutilizzare gli stessi libri, perché ogni anno cambiano. C’è la dote scuola regionale, ma non basta: hanno esteso la platea anche alle partite Iva, ma senza aumentare il budget, per cui la coperta è più corta per tutti. Non parliamo delle gite, che hanno costi importanti, non sempre sostenibili per le famiglie. Le scuole, poi, non hanno fondi, e tanti sono costretti a rinunciare". Oltre alla sua famiglia numerosa, Crucitti segue anche altre famiglie, numerose e non, in vari territori della Lombardia, attraverso l’associazione che presiede, Fede, speranza e carità.
In queste settimane, fervono i preparativi per il premio nazionale, che porterà l’associazione bresciana in diverse città d’Italia, tra cui Reggio Calabria, città d’origine dei due coniugi. "Noi ce la caviamo, ma in giro c’è tanto bisogno. Nel 2024 ho visitato più di 2mila famiglie, portando in dono altrettanti pacchi alimentari, quasi 1.200 famiglie sono bresciane. Ora stiamo preparando 100 pacchi da portare a persone bisognose, in diverse città lombarde. Quando vai nelle loro case, e vedi il frigorifero vuoto, capisci quanta difficoltà c’è e magari non si vede, perché siamo inondati dalle foto sui social, sembra che tutti si divertano e facciano la bella vita. La realtà è ben diversa".
Tra le persone raggiunte dall’associazione, anche donne sole vittime di violenza. "Ci sono tante emergenze. Noi abbiamo tanti figli, ma con la forza della collaborazione ce la caviamo. Io e mia moglie abbiamo insegnato ai nostri ragazzi i valori della solidarietà, ma anche a fidarsi della Provvidenza. Quello che più dispiace, invece, è vedere la solitudine di tante persone. La questione non è solo economica, di povertà materiale, ma più esistenziale, di mancanza di prospettive e quindi di sfiducia nel mondo". Con undici figli, di cui uno affetto da una rara malattia genetica, Crucitti ha invece imparato a cercare sempre il lato positivo della vita. "Il cielo non è solo buio, bisogna guardare anche al di là delle nuvole. Noi cerchiamo di farlo".