Ragazzi travolti dal furgone a Garbagnate, Ambra continua la sua lotta: “Devi essere forte, ti aspettiamo”

Eseguita l’autopsia sul corpo di Valentino Colia: nei prossimi giorni il funerale. La sedicenne in ospedale resta grave, ma le sue condizioni sono stabili

Lo striscione per Valentino Colia a Garbagnate Milanese

Lo striscione per Valentino Colia a Garbagnate Milanese

Garbagnate Milanese (Milano) – È stata eseguita ieri l’autopsia sul corpo di Serafino Valentino Colia, il 15enne travolto e ucciso da un furgone, lunedì sera, in via Kennedy a Garbagnate Milanese. I risultati si conosceranno tra qualche settimana, ma probabilmente nelle prossime ore il corpo potrebbe essere restituito alla famiglia per l’ultimo saluto.

Il 15enne era in sella alla bicicletta insieme all’amica Ambra, stavano attraversando via Kennedy, quando su di loro è piombato il furgone guidato da Bogdan Pasca, 32enne romeno, che guidava ubriaco e senza patente. Quando sul posto sono arrivati i soccorritori Valentino era in arresto cardiocircolatorio, dopo le prime manovre di rianimazione è stato portato all’ospedale san Gerardo di Monza dove è deceduto poco dopo. L’esame autoptico chiarirà i traumi riportati nel violento impatto, i due ragazzi sono stati proiettati a 38 metri dal punto d’urto.

Resta grave, ma le sue condizioni sono stabili, la ragazza che ha compiuto 16 anni lo scorso 19 luglio nel letto di terapia intensiva dell’ospedale Niguarda di Milano. Amici e conoscenti fanno il tifo per lei, "Ambra devi essere forte ma tanto forte, noi ti siamo tutti vicini e ti facciamo tanti in bocca al lupo", si legge sui social. Valentino e Ambra si conoscevano da tanti anni e anche lunedì sera, insieme ad altri due amici, erano usciti per andare al bar sotto i portici di viale Kennedy.

Lì non sono mai arrivati. Intanto dopo la convalida dell’arresto per omicidio stradale, Pasca resta nel carcere di San Vittore. Nell’accogliere la richiesta del pm Mauro Clerici, titolare delle indagini, la giudice Lidia Castellucci ha ravvisato il pericolo di reiterazione del reato. Pasca era stato denunciato per guida senza patente in tre diverse occasioni, e l’ultima volta nel 2020, anche in stato di ubriachezza. 

Pure lunedì sera dopo l’incidente il 32enne aveva un tasso alcolemico di 1,1 grammo/litro e andava alla velocità di 70/80 km/h. Il romeno si è difeso dicendo di non aver visto i ragazzi per colpa di un parapetto ma la giudice non ha dubbi, "se fosse stata tenuta una velocità di marcia adeguata ai limiti imposti, Pasca avrebbe potuto notare l’attraversamento dei due ragazzi e approntare manovre atte a scongiurare l’evento".

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