
La fiaccolata organizzata a Settala
Settala (Milano), 8 maggio 2025 – È stata fissata per lunedì 12 maggio davanti al tribunale dei minorenni di Milano l'udienza per l'affidamento della bambina di dieci anni, testimone dell'omicidio della madre Amina Sailhoui, uccisa a coltellate dal marito Khalid A. nella tarda serata di sabato. L'uomo, assistito dai legali Giorgio Ballabio e Maria Cristina Delfino, è detenuto al carcere di San Vittore, l'arresto è stato convalidato lunedì 5 maggio dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano, Emanuele Mancini su richiesta del pubblico ministero Antonio Pansa.

La decisione da prendere
Il pubblico ministero per i minori Moscianese Santori ha proposto la disposizione della decadenza o della limitazione della responsabilità genitoriale nei confronti del cinquantenne reo confesso del delitto della 43enne. I legali di Khalid A. hanno richiesto di autorizzare la partecipazione all'udienza dell'uomo che avrebbe depositato una breve memoria difensiva. La bambina che, la sera dell'omicidio ha chiamato i soccorsi, è attualmente affidata allo zio materno.

Un futuro da garantire
Garantire un futuro minimamente sereno e amorevole alla bambina, nei limiti di quel che sarà possibile considerati i gravissimi traumi subiti, è la priorità di tutti e in particolare della comunità di Settala e di Caleppio. Nelle ore immediatamente successive all’omicidio – Amina uccisa con una dozzina di coltellate inferte dal marito cinquantenne – la piccola era stata affidata appunto alla famiglia dello zio materno. Una decisione presa “in emergenza” che ovviamente sarà presa in considerazione dal giudice, che dovrà valutare se questa possa essere la soluzione più adatta a garantire alla bambina l’adeguato contesto educativo e famigliare di cui avrà bisogno.

I compagni di classe
Dovrà anche essere attentamente valutato il fatto che la piccola frequenta le primarie a Settala, dove i compagni di classe non vedono l’ora di rivederla e di riabbracciarla. Trasferirla altrove, lontano da luoghi a lei comunque famigliari, potrebbe rappresentare un ulteriore trauma. I compagni di classe le stanno infatti inviando dediche e pensieri per farle sentire la loro vicinanza. “I bambini ci stanno lavorando, anche su indicazione della psicologa della scuola, ognuno secondo la propria sensibilità e libertà espressiva”, ha fatto sapere la preside Concetta Frazzetta. I compagni di classe e le loro famiglie avevano preso parte alla fiaccolata in memoria della mamma
La vicinanza e l’affetto
Al padre, con ogni probabilità, sarà tolta la potestà genitoriale. La piccola si ritroverà, a dieci anni, di fatto orfana. E dovrà necessariamente affrontare un percorso di supporto psicologico. E il grande cuore della cittadina dell’hinterland est di Milano si è subito messo all’opera organizzando una raccolta fondi a sostegno della bambina. L’iniziativa è coordinata dal Comune, con l’assessorato ai servizi sociali. I soldi serviranno per contribuire alle "necessità presenti e future della bambina”. A poche ore dal lancio dell’iniziativa, nel pomeriggio di ieri le donazioni avevano già ampiamente superato i mille euro; si punta a raccoglierne 50mila.