Milano – La rissa al The Club. I contatti telefonici per cercare un chiarimento. La spedizione punitiva con pestaggio in via Traiano mezz'ora dopo. Sono i frame più nitidi, al momento, della turbolenta notte del 22 aprile, con protagonisti Federico Leonardo Lucia in arte Fedez e il personal trainer romano Cristiano Iovino, finito nei mesi scorsi al centro dell'affaire Totti-Blasi per una presunta relazione con la showgirl. Ecco cosa sappiamo finora, sulla base delle testimonianze e degli accertamenti investigativi coordinati dalla Procura. Una ricostruzione minuto per minuto, dalle 3 alle 3.30.
Il faccia a faccia al The Club
Notte tra il 21 e il 22 aprile, siamo nel privè della discoteca The Club di corso Garibaldi. Fedez è in compagnia della 22enne milanese Ludovica Di Gresy, la "ragazza bionda" ripresa dalle telecamere interne. Del gruppo del rapper fa parte certamente anche Christian Rosiello, esponente di spicco della Curva Sud milanista che da tempo compare di fianco all'artista come una sorta di bodyguard; e forse ci sono anche altri ultrà rossoneri. Alle 3, stando a quanto emerso finora, c'è lo scontro con Iovino, pare provocato da un apprezzamento di troppo alla ragazza che è insieme a Fedez nel locale. Gli occhi elettronici dell'impianto di videosorveglianza della discoteca riprendono il groviglio di persone, fin quando i buttafuori del The Club intervengono e mandano via tutti.
Il pestaggio in via Traiano
In quel frangente, sembra che ci sia uno scambio di messaggi o una telefonata per organizzare un chiarimento tra i due litiganti e chiudere la faccenda. Mezz'ora dopo, la scena si sposta al Portello, davanti all'ingresso principale delle sei torri di Parco Vittoria, un complesso residenziale di nuova costruzione in via Marco Ulpio Traiano: lì abita Iovino, nonché alcuni calciatori del Milan. Il personal trainer è in attesa sul marciapiedi, e all’improvviso compare un mini-van: scendono 8-9 persone, e tra loro, secondo la testimonianza di due guardie private che sono di turno nella portineria al civico 35, c'è anche Federico Lucia, che stando alle informazioni a disposizione non partecipa attivamente al pestaggio. Iovino viene travolto da una scarica di calci e pugni: il tutto dura 30-40 secondi. Poi i picchiatori tornano in macchina e si allontanano.
L'intervento dei carabinieri
Uno dei vigilantes contatta il 112 per segnalare l'accaduto. Sul posto arrivano i carabinieri del Radiomobile, ai quali Iovino spiega di non conoscere chi l'abbia aggredito e di non voler sporgere denuncia per l'accaduto. Le guardie private, invece, non hanno dubbi: c'era pure Fedez lì, lo hanno riconosciuto. Sull'episodio è stato aperto un fascicolo in Procura, affidato al pm Michela Bordieri: i reati ipotizzati sono quelli di rissa e lesioni, e ci sarebbe già una persona iscritta nel registro degli indagati. Il sospetto è che tra gli autori del raid ci fossero anche ultrà della Sud.
Il contatto con i laziali
Iovino avrebbe contattato in un secondo momento ambienti ultrà della Lazio, squadra di cui è tifoso, forse per cercare un appoggio con i "gemellati" della Nord nerazzurra. Stando a quanto starebbe emergendo, i tifosi interpellati hanno sentito alcuni interisti (non delle prime linee del tifo organizzato) che frequentano abitualmente gli ambienti della movida, per capire cosa fosse successo e prendere informazioni. Nessun ulteriore passo è stato compiuto, anche perché il litigio non aveva alcuna connessione con dinamiche da stadio.