REDAZIONE MILANO

Famiglie sospese di nuovo in piazza. L’attesa, gli incontri e i contenziosi: "Ora la Prefettura apra un tavolo"

Gli acquirenti delle case al centro di inchieste si raduneranno in corso Monforte .

Filippo Maria Borsellino

Filippo Maria Borsellino

Le “famiglie sospese“ tornano in piazza, questa volta con una manifestazione che si terrà davanti alla Prefettura per chiedere l’apertura di un tavolo sull’urbanistica milanese. È la prossima mossa del comitato che riunisce acquirenti di appartamenti in cantieri posti sotto sequestro, finiti al centro di inchieste o bloccati dagli uffici comunali, dopo le manifestazioni delle scorse settimane davanti a Palazzo Marino, gli incontri e lo sciopero della fame itinerante, con tappe davanti ai cantieri prima che il salto di qualità dell’inchiesta della Procura di Milano sfociasse negli arresti (poi annullati dal Tribunale del Riesame) per l’ormai ex assessore Giancarlo Tancredi, il “re del mattone“ Manfredi Catella e altri quattro, contestando accuse di corruzione. "Siamo stanchi di attendere – spiega Filippo Maria Borsellino, portavoce del comitato – perché qui sono in gioco le nostre vite. Chiediamo che la Prefettura si attivi per convocare un tavolo con le parti coinvolte e per trovare una via d’uscita, visto che tutto questo si sta scaricando sulle nostre spalle".

La manifestazione dovrebbe tenersi giovedì 4 settembre, nel pomeriggio, davanti alla sede della Prefettura in corso Monforte. Tra le situazioni più complesse quelle di chi ha già versato sostanziosi acconti per gli appartamenti in costruzione in complessi posti sotto sequestro (le Residenze Lac al Parco delle Cave, lo Scalo House e il Giardino segreto in zona Isola) con provvedimenti confermati dai giudici. La strada per recuperare il denaro già versato, contenendo le perdite, è in salita, anche perché non riescono a far valere le fideiussioni sottoscritte, scontrandosi con cavilli e resistenze di banche e assicurazioni. C’è chi aveva già venduto casa per comprarne una nuova, ha contratto mutui e speso risparmi versati alle aziende per far avanzare i lavori. Sono partite che in futuro potrebbero finire al centro di una pioggia di contenziosi con i costruttori davanti al Tribunale civile, dai tempi lunghi e dall’esito incerto, oltre alla partita che si gioca sul fronte penale, nei processi con al centro i presunti abusi edilizi. Gli acquirenti, intanto, tornano a chiedere un intervento normativo in grado di sbloccare i cantieri, e di risolvere l’impasse negli uffici comunali.

"Nei mesi scorsi abbiamo incontrato il sindaco Giuseppe Sala, il presidente della Regione Attilio Fontana, la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano – prosegue Borsellino – oltre a politici di maggioranza e opposizione. Adesso chiediamo che si attivi la Prefettura, aprendo un tavolo, perché giorno dopo giorno aumentano i danni per le famiglie".

Andrea Gianni