Coronavirus, il bollettino: calano contagi e tamponi. Milano e Brescia le più colpite

In Lombardia si registrano 1.488 casi, di cui 434 nel capoluogo lombardo. Numeri in discesa nella provincia di Varese

Emergenza Covid a Milano

Emergenza Covid a Milano

Milano, 11 gennaio 2021 - Ancora cinque giorni sicuri in zona arancione. Poi, la Lombardia potrebbe passare in zona rossa con il nuovo Dpcm, in arrivo il 16 gennaio. "Secondo i nuovi parametri introdotti dal governo ci stiamo sicuramente avvicinando alla zona rossa - ha spiegato oggi il governatore della Regione Attilio Fontana -. Mi auguro che questi numeri si invertano". Il numero uno del Pirellone è tornato sull'indice di contagiosità l'Rt, passato all'1,24. "Stiamo peggiorando e la situazione va monitorata e tenuta sotto controllo. Spero che l'indice Rt, come i ricoveri in ospedale calino, ma questo è solo un auspicio, se non avverrà il rischio della zona rossa è più che concreto" ha concluso. Ma non è solo la curva del contagio della Lombardia a preoccupare il governo e il Comitato Tecnico Scientifico. Il virus sta tornando a circolare in tutto il Paese, per questo l'esecutivo è al lavoro per un nuovo decreto, con misure più severe. L'obiettivo è scongiurare una nuova impennata di casi e un aumento insostenibile della pressione sugli ospedali, soprattutto in concomitanza della campagna vaccinale anti-coronavirus. 

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Bollettino Covid Regione Lombardia 11 gennaio/ Tabella

Intanto, gli occhi sono tutti puntati sul bollettino con i dati odierni riguardanti l'andamento della curva epidemiologica in Lombardia e, in particolare, a Milano, la città più colpita nella seconda ondata. Oggi, si registrano meno nuovi contagi, ma anche meno tampni. E calano i ricoveri. Ma vediamo i numeri del dettaglio. A fronte di 13.356 tamponi, sono stati accertati altri 1.488 casi in tutta la Regione, di cui 52 ‘debolmente positivi’ (ieri 3.267 nuovi casi a fronte di 25.011 tamponi); il rapporto fra tamponi effettuati e i nuovi positivi è del 11.14 %. Tra Milano e hinterland, i nuovi contagi sono 434, di cui 142 nella città capoluogo (ieri rispettivamente +594 e +194) Nelle ultime 24 ore i decessi sono leggermente cresciuti: 62, rispetto ai 59 di ieri, per un totale di 25.849. Ci sono stati 23 nuovi accessi in terapia intensiva. Il totale dei letti di rianimazione occupati è aumentato di 3 unità rispetto a ieri, per un totale di 462. In una sola giornata i posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono diminuiti di 76 unità per un totale di 3.522. I guariti/dimessi sono 4.717, per un totale di 417.173, di cui 3.458 dimessi e 418.432 guariti. Gli attualmente positivi sono 54.507. 

Per quanto riguarda le province, dopo Milano ci sono Brescia con +289, Varese con +181 (ieri +541) e Como con +135 (ieri +423). Poi, solo numeri a due cifre: Bergamo +75 (ieri +195), Monza e Brianza +74 (ieri +214), Mantova +65 (ieri +190), Cremona +46 (ieri +92), Lecco +43 (ieri +116), Pavia +29 (ieri +206), Lodi +20 (ieri +42) e Sondrio +6 (ieri è78).  

Covid, i dati delle province in Lombardia l'11 gennaio
Covid, i dati delle province in Lombardia l'11 gennaio

Bollettino Covid Italia 11 gennaio / Pdf

Sono 12.532 i positivi al Coronavirus in Italianelle ultime 24 ore, per 91.656 tamponi.  Ieri erano stati 18.627 per 139.758 tamponi. Il tasso di positività sale così al 13,6%, a fronte del 13,3% di ieri (+0,3%). Le vittime sono 448, ieri 361. Sono in aumento di 27 unità i pazienti in terapia intensiva, nel saldo giornaliero tra ingressi e uscite. Il totale dei pazienti in rianimazione è ora 2.642. Gli ingressi giornalieri in terapia intensiva sono 168. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari aumentano di 176 unità, portando il totale a 23.603. Le regioni che registrano il maggior numero di tamponi positivi per il Covid sono Emilia Romagna 1.942, Veneto 1.715, Sicilia 1.587, Lombardia 1.488, Lazio 1.254 e Campania 1.021.

Il nuovo paziente 1: il caso a Milano a novembre 2019

Nel frattempo sono arrivate nuove informazioni sulla circolazione del virus in Italia. Il primo caso diagnosticato di Covid in Lombardia risale, come è noto, al 20 febbraio scorso, quando a Codogno fu individuato il cosiddetto "paziente 1". In realtà il virus circolava sul territorio da mesi prima. Oggi uno studio ha messo in luce il nuovo primo caso italiano: si tratterebbe di donna milanese di 25 anni, cui era stata fatta una biopsia della pelle per una dermatosi atipica, il 10 novembre 2019, prima quindi del bambino milanese, in cui era stata documentata la presenza del virus, ma con un test fatto a dicembre 2019. La scoperta è stata pubblicata sul British Journal of dermatology dai ricercatori guidati da Raffaele Gianotti, dell'Università Statale di Milano, in collaborazione con lo Ieo e il Centro diagnostico italiano. 

Riapertura delle scuole, gli studenti: "Basta Dad"

Oggi è ripresa la didattica in presenza per la superiori in (sole) tre regioni, tra cui la Toscana. La Lombardia ha deciso di posticipare il rientro in classe (almeno) al 25 gennaio. Oggi è scattata la protesta degli studenti. A Milano, sotto Regione Lombardia, un centinaio giovani si sono presentati con striscioni, megafoni e cartelli con l'obiettivo di poter consegnare al Governatore Attilio Fontana un documento in cui sono spiegati i motivi per i quali è necessario proseguire l'anno scolastico in presenza. Tra i suggerimenti presenti nel documento c'è anche l'istituzione di presidi medici in ogni scuola, il potenziamento del trasporto pubblico, protocolli chiari e più personale scolastico. Proprio ieri il presidente Fontana aveva parlato di un nuovo possibile rinvio a causa del peggioramento dei dati e dell'innalzamento dell'indice Rt. Inizialmente il 50 per cento dei ragazzi sarebbe dovuto tornare in presenza il 7 gennaio. Ingresso poi posticipato all'11 e nuovamente al 25 gennaio. Secondo il governatore però ci potrebbe essere un ulteriore slittamento. E intanto gli studenti continuano a far sentire la loro voce: "Basta Dad e rinvii, riaprite le scuole superiori".

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