ANNA GIORGI
Cronaca

Silvana Damato uccisa in casa: conosceva l’assassino, esami su tracce e telefono

La donna ha aperto la porta a qualcuno con cui aveva confidenza. È stata trovata nella vasca da bagno con addosso slip e vestaglia. Attesa per gli esiti dell’autopsia che chiariranno le cause delle ferite

La tabaccaia Silvana Damato aveva 69 anni ed era in pensione

La tabaccaia Silvana Damato aveva 69 anni ed era in pensione

Milano, 14 settembre 2025 – Passano le settimane e la morte di Silvana Damato, la tabaccaia di 69 anni, in pensione, resta ancora un mistero.

Nelle indagini, ad oggi, ci sono alcuni punti fermi e tante ombre. Di certo c’è che l’indagine è aperta per omicidio, di questo sono convinti gli investigatori, anche se si attende ancora il deposito della relazione autoptica importante per definire alcuni elementi. La prima ispezione del medico legale aveva evidenziato alcune tumefazioni vicino agli occhi e alcune sulla fronte di Silvana ritrovata morta alle 19.00 dell’8 agosto: per i medici si tratta di segni compatibili con colpi in faccia. Poi c’è una ferita al collo piccola e profonda, sferrata con un coltello o con un oggetto particolarmente appuntito, che potrebbe averle provocato un’emorragia interna.

Il corpo della donna è stato ritrovato nella vasca da bagno, immerso nell’acqua, solo in parte insanguinata. È stato adagiato nella vasca quando la donna era già morta o in agonia? Questo lo chiarirà l’autopsia, insieme all’orario preciso della morte, che per gli investigatori dev’essere avvenuto tra le 12 e le 19 di quell’8 agosto. A poco prima delle 12, infatti, risale l’incontro fra Silvana e un’amica che l’avrebbe incrociata e salutata mentre rientrava nel suo appartamento di via Bisnati. L’amica ha raccontato di essersi fermata brevemente a chiacchierare con Silvana che stava portando a casa le buste della spesa. E con lei si erano date appuntamento nel pomeriggio per giocare a burraco al bar “Sun Strac“ del Parco Nord.

Silvana aveva molti amici, una buona vita sociale, al contrario dei rapporti più difficili che intratteneva con la figlia e con l’ex marito da cui era divorziata da molti anni. Aveva un fratello. L’appartamento era in ordine, con la porta chiusa dall’interno da un mazzo di chiavi che risulta sparito. Non c’erano segni di scasso, per cui chi è entrato in casa era una persona conosciuta dalla vittima, qualcuno di cui lei si fidava e qualcuno con cui aveva confidenza al punto da farsi trovare in abiti da casa. L’oggetto che avrebbe provocato le ferite non è stato trovato. I carabinieri del Ris hanno prelevato tracce biologiche e impronte, ora al vaglio dei laboratori. Silvana è stata trovata nella vasca con la testa rivolta verso l’alto, indossava solo un paio di slip e una vestaglia da camera leggera.

Era single, ma aveva una frequentazione, stando a quanto hanno ricostruito gli investigatori. Due sono le piste che gli inquirenti stanno scandagliando: la piste dei rapporti personali e quella del denaro. La donna non aveva un compagno, ma frequentava qualcuno, qualche volta al mese, nulla di importante “perché ce lo avrebbe detto”, sostengono le amiche. E la pista del denaro, Silvana era benestante e lo sapevano in molti. Aveva lavorato come tabaccaia alla stazione Centrale, aveva casa di proprietà e ne aveva appena venduta una.

Anche i movimenti sul conto corrente sono al vaglio, c’è un passaggio di denaro consistente, ma sarebbe stata la conseguenza di una spartizione di soldi con il fratello. Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona sono state acquisite, al momento non hanno fornito riscontri decisivi, gli investigatori dovranno allargare il raggio perché l’8 agosto la zona era quasi deserta.