Chiara Ferragni: dopo il pandoro, tocca alle uova. I pm indagano anche sui dolci di Pasqua

La procura di Milano dispone accertamenti anche sull’operazione frutto di un’intesa con la Dolci Preziosi (che ha chiarito di non avere responsabilità nell'affaire)

Milano, 22 dicembre 2023 – Dopo il Natale, viene la Pasqua. E dopo l’indagine sul Natale, arriva l’indagine sulla Pasqua. O meglio, sui dolci tipici delle festività. Protagonista “in negativo" è sempre lei, Chiara Ferragni, influencer in crisi di identità e nella bufera per una serie di accuse che le vengono contestato riguardanti sue presunte campagne solidali che, in realtà, parrebbero solidali solo con il suo conto in banca. La procura di Milano vuole vederci chiaro e ora mette nel mirino anche la promozione riguardante le uova di Pasqua, frutto di una partnership fra l’imprenditrice cremasca e un’azienda del settore.

Chiara Ferragni e i dolci "amari": uova di Pasqua e pandoro
Chiara Ferragni e i dolci "amari": uova di Pasqua e pandoro

Il nuovo filone

Non solo il Pandoro Pink Chistmas griffato Chiara Ferragni ma anche le uova di Pasqua, infatti, sono finite nel mirino della Procura di Milano che l'altro ieri ha aperto una inchiesta, senza indagati nè titolo di reato, sul caso del dolce natalizio pubblicizzato dalla nota influencer con una sorta di campagna benefica.

Oggi il procuratore aggiunto Eugenio Fusco, titolare del fascicolo, ha firmato la delega al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf per compiere accertamenti pure sull'operazione legata alle uova pasquali di Dolci Preziosi. L'azienda ha chiarito di non avere responsabilità nell'affaire.

Il caso delle uova

Sia nel caso dei pandori sia nel caso delle uova di Pasqua, le indagini milanesi quindi punteranno a capire se si sia trattato o meno di una presunta operazione commerciale della Ferragni mascherata in campagna di beneficenza per raccogliere fondi da devolvere ai bimbi malati. La sponsorizzazione delle uova di Pasqua, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe avvenuta con lo stesso schema del dolce natalizio. Come è stato spiegato nei giorni scorsi da Cerealitalia, proprietaria del marchio Dolci Preziosi, Ferragni ha percepito un cachet di 500mila euro nel 2021 e 700mila euro nel 2022 a fronte di una donazione di 36 mila euro all'associazione I bambini delle Fate. In questo caso, però, le uova con la griffe avrebbero avuto lo stesso prezzo di quelle normali e non sono state vendute, come è accaduto per il pandoro, a un prezzo di gran lunga superiore rispetto a quello di mercato.

I bambini delle Fate

Franco Antonello, fondatore de I bambini delle Fate, ha ricostruito così la partecipazione della sua associazione al progetto: “Nel 2021 e poi nel 2022 ci è stato proposto da Dolci Preziosi di essere beneficiari di un’iniziativa legata alle loro uova di Pasqua con l’immagine di Chiara Ferragni. Questa iniziativa prevedeva che Dolci Preziosi: avrebbe inserito nella confezione delle uova di Pasqua il logo della nostra Associazione e la frase “sosteniamo i Bambini delle Fate” accanto all’immagine di Chiara Ferragni; avrebbe versato a sostegno del progetto dei Bambini delle Fate di Barletta un importo di euro 12.000 per l’anno 2021 e successivamente di euro 24.000 per l’anno 2022. Non siamo mai stati informati se venisse erogato un compenso a Ferragni per la sua partecipazione né tantomeno dell’entità economica dell’operazione gestita da Dolci Preziosi. Non ho mai avuto alcun contatto con Chiara Ferragni, che però, in modo completamente separato dall’operazione uova, ci ha fatto pervenire un contributo di euro 40.000 e per questo posso solo ringraziarla. Dopo le due operazioni “uova di Pasqua” i rapporti con Dolci Preziosi si sono interrotti. 

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