REDAZIONE MILANO

Bloccate le ricerche del corpo di Luca Sinigaglia, l’alpinista milanese morto sul Pobeda per salvare l’amica

Il ministero delle Emergenze del Kirghizistan ha ritirato l’autorizzazione al volo di soccorso che sarebbe dovuto decollare questa mattina. Dichiarato morta anche Natalia Nagovitsyna, dispersa da giorni

Luca Sinigaglia, l’alpinista morto sul Pik Pobeda in Kirghizistan

Luca Sinigaglia, l’alpinista morto sul Pik Pobeda in Kirghizistan

Milano, 25 agosto 2025 – Già sospese da sabato scorso, per via delle condizioni meteo ma anche per ostacoli burocratici, sono ora state ufficialmente bloccate le ricerche del corpo di Luca Sinigaglia, l’alpinista milanese deceduto il 15 agosto scorso per edema cerebrale a 6.800 metri di quota sul Pobeda, montagna del Kirghizistan, dove era salito in soccorso dell’amica alpinista russa Natalia Nagovitsyna, dispersa da giorni sulla montagna dell'ex repubblica sovietica e dichiarata morta proprio questa mattina. 

Nella notte, infatti, il ministero delle Emergenze del Kirghizistan ha ritirato l’autorizzazione al volo di soccorso per la squadra composta dai capitani piloti Manuel Munari, Marco Sottile e dalla guida alpina Michele Cucchi. Il permesso di volo era stato concesso ieri dopo riunioni tecniche, procedure burocratiche e soprattutto garanzie anche economiche messe a disposizione dall’agenzia kirghisa AK-SAI.

Il gruppo si era trasferito nel pomeriggio con l’elicottero H125 da Bishkek al campo base di Karkara. Le previsioni meteo buone avevano fatto fissare il decollo e l’inizio delle operazioni alle ore 5,28 di questa mattina. Invece la squadra sta ora rientrando a Bishek, capitale del Kirghizistan, in elicottero. Poi volerà in Italia.