ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Amame contro l’Alzheimer. Balli, pranzi, compagnia e cantare insieme Rose rosse. La cura per ricordare chi sei

L’associazione di Melegnano in prima linea per i malati, famiglie e cargiver. Il 19 e 20 via al festival fra spettacoli, musica, convegni e incontri con esperti.

L’associazione di Melegnano in prima linea per i malati, famiglie e cargiver. Il 19 e 20 via al festival fra spettacoli, musica, convegni e incontri con esperti.

L’associazione di Melegnano in prima linea per i malati, famiglie e cargiver. Il 19 e 20 via al festival fra spettacoli, musica, convegni e incontri con esperti.

Nelle strutture dell’Asst Melegnano Martesana sono oltre 500 le persone che sono state valutate, almeno una prima volta, per disturbi cognitivi. E, nell’ampio territorio che fa capo all’azienda sanitaria, sono circa 5mila quelle potenzialmente affette da demenze, se consideriamo che queste patologie colpiscono in genere il 3,5% degli over 65. Ne parliamo con Carla Zanferrari, primario di neurologia e stroke unit all’ospedale Predabissi di Vizzolo.

Dottoressa Zanferrari, c’è differenza tra Alzheimer e demenza senile? "La demenza senile è una diagnosi descrittiva che indica un generale decadimento delle facoltà intellettive in età avanzata. L’Alzheimer è una patologia con precisi criteri diagnostici: un elemento specifico è un eccesso di proteina beta-amiloide nel cervello".

Come si manifesta l’Alzheimer in una prima fase? "Solitamente con una compromissione della memoria a breve termine. La persona fatica a ricordare quali azioni ha svolto nelle ore precedenti, ad esempio dov’è stata, chi ha incontrato, cos’ha mangiato".

Quando rivolgersi a un neurologo? "Il primo passaggio è rivolgersi al medico di base, che potrà somministrare un test per un primo screening. Anche le Case di comunità possono svolgere questo servizio. Sulla base dei risultati del questionario, si valuterà se intraprendere un percorso più specifico".

Qual è l’età media d’insorgenza dell’Alzheimer? Sono più colpiti gli uomini, o le donne? "La malattia esordisce di solito tra i 65 e i 75 anni. Ci sono anche forme rare, con un esordio precoce fra i 30 e i 60 anni. In genere, sono più colpite le donne, anche per la loro maggiore longevità: un’aspettativa di vita più lunga le rende potenzialmente più esposte alla malattia".

Esistono delle cure? "L’Alzheimer è una malattia degenerativa, le terapie farmacologiche hanno il solo effetto di rallentarla. È stato di recente approvato un anticorpo monoclonale, che sembra avere maggiore efficacia rispetto ai precedenti. La sua somministrazione, però, può avvenire solo in casi limitati".

Come fare prevenzione? "È importante mantenere stimoli mentali, interessi e una vita di relazione anche dopo eventi, come la vedovanza o il pensionamento. È altrettanto importante curare eventuali depressioni che, se trascurate, possono rappresentare un fattore di rischio. Consigliabile svolgere una moderata attività fisica, oltre ad avere un’alimentazione corretta".

Cosa suggerire ai malati e ai loro familiari? "Per i malati sono preziose le attività di socializzazione. I familiari cercano spesso consigli pratici su come affrontare gli aspetti burocratici legati alla patologia: la nostra Asst organizza piccoli gruppi di aiuto, sotto la regia di una psicologa e un’infermiera. In questi incontri vengono dati anche suggerimenti per cercare di ridurre ansia e frustrazione nei malati".