
Non solo cucina per ricchi: ecco 3 ristoranti dove i grandi chef si sentono a casa
Trippa è la trattoria che dal 2016 ha cambiato volto alla ristorazione milanese, diventando un caso nazionale che ormai ha travalicato i confini dello stivale. Lo chef Diego Rossi il socio Pietro Caroli hanno fatto innamorare i milanesi del quinto quarto e sovvertito le regole della ristorazione, trasformando un’osteria informale in una destinazione imperdibile per gli amanti delle materie prime autentiche. Sempre pieno da 10 anni, il locale di via Giorgio Vasari attrae gourmand da tutto il mondo grazie alla sua filosofia culinaria che esalta frattaglie e ingredienti stagionali.
Gail Simmons, celebre giudice di Top Chef, ha ricordato un pasto memorabile da Trippa: “Me l’hanno consigliato tantissimi chef con cui ho parlato prima di partire”, spiegando di essere rimasta piacevolmente sorpresa da quanto fosse informale e semplice. Anche Luca Natalini, lo chef di Autem Milano, e il giapponese Yoji Tokuyoshi, cresciuto nelle cucine di Massimo Bottura, considerano Trippa “un posto unico, dove mi sento a casa”.
Tradizione, creatività e nutrizione si fondono nella visione di Rossi, che ha saputo creare un ambiente dove pareti gialle, oggetti di modernariato, arredamento essenziale, pare la bocciofila di una periferia urbana qualsiasi, ma dove si serve alta cucina travestita da trattoria.