FEDERICA PACELLA
Cronaca

Pronti al ritorno a scuola: sono 24mila le cattedre in supplenza

In Lombardia nella prima fase di stabilizzazione assunti 3.637 docenti. Pesa la carenza di personale per garantire il sostegno agli alunni

Buona parte del milione e 300mila studenti tornerà in classe venerdì ma c’è chi ha già iniziato ieri l’anno scolastico. Ci vorranno almeno due settimane prima che la macchina organizzativa vada a regime

Buona parte del milione e 300mila studenti tornerà in classe venerdì ma c’è chi ha già iniziato ieri l’anno scolastico. Ci vorranno almeno due settimane prima che la macchina organizzativa vada a regime

Milano – Prime campanelle diversificate nelle scuole lombarde. Buona parte del milione e 300mila studenti tornerà in classe il 12 settembre, ma c’è chi ha già iniziato ieri l’anno scolastico e chi inizia oggi o domani, per effetto dell’autonomia scolastica. Sul rientro in classe si allunga l’ombra della crisi demografica. Secondo i dati dell’Istat, nel giro di vent’anni la Lombardia rischia di perdere oltre 200mila studenti. Nel 2024 la regione contava un milione e 332mila di residenti tra i 6 e i 19 anni, mentre nel 2044 le proiezioni dell’Istat prevedono che, in quella fascia d’età, ci saranno un milione e 109mila residenti (tenendo conto anche dei flussi migratori), con un’erosione del 16,1%. Se fino ad ora l’impatto del calo della natalità si è riversato soprattutto su infanzia e primarie, l’onda ha ormai raggiunto pienamente le scuole medie, mentre sembrano resistere per ora le superiori.

Nell’anno che parte, tra divisioni e polemiche sul divieto di portare lo smartphone in classe, non sono solo gli studenti a mancare: sui siti dei diversi uffici scolastici provinciali si è già alla pubblicazione del secondo bollettino di interpelli, con i posti che derivano da part time attribuiti dopo il 1° settembre, dalle rinunce e mancate prese di servizio del primo bollettino, ma anche eventuali nuove disponibilità sopraggiunte dopo l’elaborazione del primo bollettino e posti resi disponibili dopo i controlli effettuati dalle scuole sui titoli e conseguente revoca nomina.

Nella prima fase di stabilizzazione sono stati assunti 3.637 docenti, di cui 750 sul sostegno, 1.248 insegnanti di religione e poco più di duemila tra ATA e funzionari. Il rovescio della medaglia, come denunciato dalla Flc Cgil Lombardia, è che solo il 36% dei posti di ruolo è stato coperto e solo il 14% sul sostegno. A settembre si riparte, quindi, con circa 24mila supplenze, un quarto del corpo docente, da trovare tra graduatorie spesso esaurite, con difficoltà soprattutto sul sostegno. I posti per la specializzazione messi a disposizione dagli atenei sono pochi rispetto alla necessità, per cui si fatica a formare tutti i docenti di cui ci sarebbe bisogno: un cortocircuito di cui fanno le spese studenti e famiglie. Tanti i supplenti anche tra il personale Ata, 6.000, circa il 20% dei posti complessivi.