
I controlli sono avvenuti sia via fiume Po che via terra
Lodi, 22 settembre 2025 – Primo bilancio per l’apertura della stagione venatoria 2025-26 nel Lodigiano, scattano sei sanzioni e un sequestro ma per fortuna nessun ferito. Domenica 21 settembre 2025 si è aperta ufficialmente la nuova stagione venatoria e come da tradizione, le autorità provinciali hanno predisposto un articolato servizio di controllo sul territorio.
Ora arriva il bilancio. L’attività si è svolta dalle prime ore del mattino, fino alle 20 e ha visto impegnate forze dell’ordine e volontari, con l’obiettivo di garantire il rispetto delle normative e prevenire gli abusi. In campo sono scesi sei ufficiali e agenti della Polizia provinciale, suddivisi in tre pattuglie, affiancati da dieci guardie venatorie volontarie, con quattro pattuglie e da tre guardie volontarie del WWF Italia, con un’ulteriore squadra. A questi si sono aggiunti i carabinieri forestali di Lodi, in costante collegamento con la polizia provinciale.
Complessivamente, dunque, una presenza capillare che ha interessato aree di pianura, zone agricole e corsi d’acqua. In particolare è stata predisposta un’operazione interprovinciale tra Lodi e Cremona, lungo il fiume Adda, per contrastare eventuali illeciti legati alla caccia agli anatidi, con verifiche mirate sugli orari di abbattimento, le specie cacciabili, il numero dei capi prelevati e gli strumenti utilizzati. Non solo caccia, però: i controlli hanno riguardato anche attività di pesca.
Il bilancio della giornata parla di 53 controlli complessivi, con 63 cacciatori e 6 pescatori sottoposti a verifiche. Intanto nei carnieri (borse per selvaggina) sono stati riscontrati tre germani reali, dieci fagiani, due starne e una lepre. Nonostante la vigilanza diffusa, comunque, non sono mancati episodi irregolari.
Sei in totale le violazioni contestate: due per caccia, fuori orario, in forma vagante, che in questa domenica terminava alle 13; altre due per mancato rispetto delle distanze di sicurezza da immobili adibiti a posti di lavoro; una per omesso versamento e una per mancata annotazione del capo abbattuto. È scattato anche un sequestro, relativo a un fagiano.
“La giornata, nel complesso, è stata “abbastanza tranquilla”” commenta Massimiliano Castellone, a capo della polizia provinciale, anche se, come in passato, non sono mancate segnalazioni su presunti comportamenti scorretti, in particolare per quanto riguarda la caccia troppo vicina a cascine e abitazioni. Paola Arensi