MARIO BORRA
Cronaca

Lodi, a casa di un 25enne il market di hashish e marijuana: sequestrati droga, cellulari e denaro

Il giovane è stato denunciato e processato per direttissima. L’abitazione era stata trasformata in un laboratorio clandestino di stupefacenti di ogni tipo. Ecco cos’hanno trovato gli agenti

Stupefacenti, telefonini e denaro in contanti sequestrati a casa del 25enne

Stupefacenti, telefonini e denaro in contanti sequestrati a casa del 25enne

Lodi, 27 agosto 2025 – Un italiano di 25 anni, colto in flagranza di reato con l’appartamento trasformato in market della droga, è stato denunciato dalla polizia. Il provvedimento ha rappresentato l’epilogo di un’operazione di polizia giudiziaria svoltasi nella notte, quando gli agenti delle Volanti, impegnati nel controllo del territorio anche al fine di rintracciare e contrastare le attività di spaccio nel capoluogo lodigiano, avevano acquisito, al termine di un’attività investigativa, la notizia dell’esistenza di un laboratorio artigianale di produzione di stupefacenti in un’abitazione di Lodi. Così, i poliziotti si sono recati a casa del giovane e gli hanno perquisito l’abitazione, nella quale era presente in quel momento anche la fidanzata. 

Pareti fonoassorbenti 

La perquisizione ha dato esito positivo, tanto che gli agenti, ulteriormente insospettiti dal contegno poco collaborativo e nervoso del ragazzo, hanno scoperto una stanza insonorizzata sita al piano terra, corredata da una porta occultata sulla parete di fondo, rivestita di materiale fonoassorbente. La porta, studiata per essere poco visibile, una volta aperta, ha consentito ai poliziotti di accedere a un locale adibito a vero e proprio laboratorio casalingo, allestito per la coltivazione e la produzione di stupefacenti. 

Le sostanze stupefacenti erano conservate anche in appositi vasi
Le sostanze stupefacenti erano conservate anche in appositi vasi

La droga nei vasi 

Nonostante l’assenza di piante, infatti, è stata accertata la presenza di un consistente quantitativo di stupefacenti e sostanze psicotrope di tipologie differenti, suddivise in diversi involucri in plastica e vasi in vetro. La stanza è risultata essere dotata di un impianto completo e funzionante per l’illuminazione, l’irrigazione e la ventilazione, con attrezzature professionali (pompe idrauliche, raffreddatori, vasi, porta radici, lampade, telecamere, essiccatori, ventilatori a muro etc.) per la coltivazione delle piante, da cui il ragazzo ha ottenuto le sostanze destinate alla commercializzazione. 

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Un laboratorio di sostanze illecite 

La stanza e il suo contenuto, con tutto l’impianto e gli annessi raccordi e tubazioni, sono stati sequestrati. Gli agenti hanno inoltre rinvenuto altre attrezzature per la coltivazione, stipate nel ripostiglio situato nel sottotetto dell’abitazione. Quanto alle sostanze stupefacenti, grazie alle attività di sopralluogo e alle analisi tramite narcotest della Scientifica, sono stati sequestrati più di 600 grammi tra marijuana e hashish, numerosi semi di marijuana (destinati al processo di coltivazione “domestica” delle piante da cui ricavare la sostanza dotata di principio attivo) e altre sostanze, in forma granulare o capsulare, presumibilmente di origine sintetica e psicotropa, riconducibili alle cosiddetto smart drugs, la cui natura sarà accertata a seguito di ulteriori analisi di laboratorio. La marijuana e l’hashish erano stati confezionati all’interno di buste e barattoli recanti la denominazione della sostanza e il relativo aroma, anche con termini scientifici. 

Il processo 

Oltre al materiale e alle sostanze sequestrate i poliziotti hanno rinvenuto, occultata in un armadietto della cucina, la somma di 620 euro divisa in banconote di diverso taglio, anch’esse poste sotto sequestro, in quanto ritenuta provento dell’attività delittuosa, della come anche i sei telefoni cellulari in uso al ragazzo, probabilmente per la gestione delle attività di spaccio. Ad arresto portato a termine, il 25enne è stato processato per direttissima e condannato a 1 anno e 10 mesi di reclusione (con sospensione della pena).