ANDREA GIANNI
Cronaca

Inchiesta sull’urbanistica: dagli arresti revocati al possibile ricorso in Cassazione. Cosa dobbiamo aspettarci ora

Milano, i pm attendono le motivazioni del Tribunale del Riesame sull’annullamento della misura cautelari. C’è già un ricorso a loro favore e nuove sentenze in arrivo

La Residenze Lac in via Cancano a Baggio sono sotto sequestro da un anno Sigilli anche sui Giardino segreto, sullo Scalo House e sul vicino studentato

La Residenze Lac in via Cancano a Baggio sono sotto sequestro da un anno Sigilli anche sui Giardino segreto, sullo Scalo House e sul vicino studentato

Milano – Dalle motivazioni del Tribunale del Riesame di Milano, che ha annullato sei misure cautelari restrittive della libertà personale su sei accogliendo i ricorsi delle difese, dipenderà l’apertura o meno di un nuovo round in Cassazione, attraverso un ricorso che verrà valutato dalla Procura.

I giudici potrebbero essersi limitati a valutare le esigenze cautelari nei confronti del fondatore di Coima Manfredi Catella, dell’ex assessore Tancredi e degli altri 4 indagati, ritenendole insussistenti, oppure potrebbero essere entrati nel merito delle accuse di corruzione smontando quindi in parte l’impianto accusatorio sul fronte delle presunte consulenze fittizie.

Un’inchiesta coordinata dai pm Petruzzella, Filippini e Clerici che, sul capitolo degli abusi edilizi e lottizzazione abusiva, è stata “blindata“ dalla sentenza della Cassazione dello scorso 21 luglio che ha ritenuto solido il pilastro alla base dell’indagine arrivata, passo dopo passo, al salto di qualità e ai piani alti della politica e del real estate, facendo emergere quel presunto sistema segnato da corruzione, conflitti d’interessi e favori a una cerchia di costruttori.

Una sentenza che aveva dichiarato inammissibile il ricorso della società Nexity contro il Riesame che aveva confermato il sequestro delle Residenze Lac al Parco delle Cave. Nelle motivazioni i giudici avevano ricordato che l’articolo 41 quinquies della legge sull’urbanistica del 1942 “stabilisce che nei Comuni (...) non possono essere realizzati edifici con volumi ed altezze superiori a detti limiti (25 metri, ndr), se non previa approvazione di piano particolareggiato o lottizzazione convenzionata estesi alla intera zona”. Cosa che, nei casi sotto la lente, non è avvenuta, perché realizzati con Scia o con permesso di costruire convenzionato, senza quel piano attuativo che definisce l’organizzazione urbanistica di un territorio, compresi i servizi per i cittadini e il verde pubblico, per “armonizzare“ le nuove costruzioni con quelle esistenti. Una norma “dalla portata fondamentale” che, secondo la Cassazione, “appare inequivoca” e “molto chiara”.

Esprime, hanno scritto i giudici anche alla luce di precedenti pronunce, “il senso profondo del principio della pianificazione degli interventi edilizi e di trasformazione urbana, connotato dalla sua precipua funzione di garanzia dell’ordinato sviluppo del territorio”. La Cassazione, quindi, “tutelando“ l’indagine aveva condiviso l’impianto della Procura, che ha contestato quelle manovre per bypassare la norma sui piani attuativi e ottenere bonus edificatori attraverso la “leva“ degli studentati e dell’edilizia residenziale sociale. Manovre, secondo le accuse, anche per superare in Cenisio, nei pressi del Monumentale, quel “vincolo cimiteriale“ introdotto dal regio decreto del 1934 che vieta nuovi edifici a 200 metri dai cimiteri. Vincolo che, secondo una sentenza del Consiglio di Stato del 2024, “integra una limitazione legale a carattere assoluto (...) e non suscettibile di deroghe”. Respingendo i ricorsi contro i sequestri delle Residenze Lac, del Giardino segreto in via Lepontina e dello Scalo House e studentato, i giudici del Riesame avevano dato ragione ai pm. Riesame che, però, ora ha bocciato gli arresti per corruzione, con motivazioni che dovrebbero essere depositate a fine settembre. A ottobre, inoltre, è attesa un’altra sentenza “pilota": il Consiglio di Stato si esprimerà sul ricorso del Comune sul caso del cantiere in via Fauché 9, dopo che il Tar aveva dato ragione ai residenti contro il nuovo palazzo nel cortile.