PAOLA ARENSI
Cronaca

Ospedale di Lodi, nuova Unità di Cura Coronarica: finanziamento da 700mila euro

Avrà 5 posti letto monitorati e sarà collocata al settimo piano dell'ospedale Maggiore, dove già si trova la Cardiologia. Risponderà ai bisogni di infartuati, soggetti con shock cardiogeno o scompenso cardiaco. In arrivo anche un angiografo di ultima generazione

Pietro Mazzarotto, direttore della Cardiologia dell’Asst di Lodi

Pietro Mazzarotto, direttore della Cardiologia dell’Asst di Lodi

Lodi, 17 luglio 2025 – In campo 700mila euro dalla Regione Lombardia per la nuova Unità di Cura Coronarica di Lodi presso l’Ospedale Maggiore del capoluogo, nell’ambito di un più ampio piano di investimenti, mirato al potenziamento delle strutture sanitarie regionali.

Un intervento definito “ambizioso e complesso” da Pietro Mazzarotto, primario della Cardiologia lodigiana. La nuova UCC risponderà ai bisogni di pazienti cardiologici acuti ed emodinamicamente instabili, come infartuati, soggetti con shock cardiogeno o grave scompenso cardiaco. In Italia si contano circa un milione di pazienti con scompenso, con 80.000 nuovi casi ogni anno. Dopo i 65 anni è la prima causa di ricovero ospedaliero, fino a colpire oltre una persona su dieci oltre i 70 anni.

700 angioplastiche l’anno

“L’offerta di salute – spiega – è cresciuta in modo significativo. In ambiti come l’emodinamica, ad esempio, siamo passati in tre anni da 480 a 700 angioplastiche e da 800 a 1.200 procedure, con tecniche sempre più avanzate”. La nuova unità sarà trasferita al settimo piano, in un’area dedicata del reparto di Cardiologia, con cinque posti letto monitorati.

Angiografo di ultima generazione

L’attività di elettrofisiologia, attualmente presente nello stesso spazio, sarà ricollocata al “quartiere interventistico” del piano seminterrato, vicino alle sale di emodinamica e radiologia interventistica, in continua espansione. In fase di completamento anche la nuova sala di elettrofisiologia, che ospiterà un angiografo di ultima generazione, acquistato grazie a un ulteriore contributo regionale di oltre 800.000 euro erogato ad aprile. Un investimento cruciale per le procedure di cardiologia interventistica, come l’impianto di pacemaker e defibrillatori.

Ricoveri per scompenso al +30%

“Questo ulteriore finanziamento – aggiunge Mazzarotto – consentirà una reale integrazione tra il reparto di degenza e l’unità coronarica, rafforzando la qualità dell’assistenza e delle cure per i pazienti più critici”. “A Lodi – conclude il primario – i ricoveri per scompenso cardiaco sono aumentati del 30%. Questi interventi sono essenziali per rispondere a una domanda crescente di salute e tecnologie all’altezza”.