
Michele Negri, 31 anni, nato a Sant’Angelo Lodigiano e residente a Caviaga morto domenica alla Granfondo di Bergamo
Cavenago d’Adda, 6 maggio 2025 – Si terranno domani mattina, mercoledì 7 maggio, alle 10 nella chiesa parrocchiale di Caviaga, frazione di Cavenago d’Adda, i funerali di Michele Negri, il 31enne ciclista morto domenica dopo lo schianto contro un muro avvenuto a Berbenno, in provincia di Bergamo, mentre era impegnato nella competizione BGY Airport Granfondo giunta alla 27esima edizione.
“Con il cuore gonfio di dolore e gli occhi pieni di lacrime, abbracciamo con affetto più sincero la famiglia di Michele” ha ricordato ieri il Team MPfiltri, squadra milanese per la quale il cicloamatore lodigiano correva dal 2022.
Michele ha perso la vita, attorno alle 10.30, in seguito a una caduta mentre la corsa stava passando nel paese della Valle Imagna, a circa 20 chilometri dalla città da cui è partita la gara. Da una prima ricostruzione dell’accaduto, in prossimità di una curva, nei pressi della chiesa parrocchiale e forse dopo aver preso una buca, in discesa, il corridore lodigiano avrebbe perso il controllo della due ruote, cadendo rovinosamente davanti al folto pubblico.
Nonostante gli aiuti immediati e la chiamata dell’elisoccorso, però, il dramma si è consumato davanti agli occhi dei compagni di squadra e quelli degli altri team mentre i genitori lo attendevano al traguardo.
Chi era
Nato il 17 maggio 1993 a Sant’Angelo Lodigiano, il 31enne viveva dal 2015 a Cavenago D’Adda: aveva frequentato il liceo Gandini di Lodi e, dopo aver studiato Management all’Università di Pavia, attualmente lavorava come software developer engineer alla Ntt Data Italia. Era tesserato come cicloamatore Master 1 per il Team MP Filtri di Milano ed era alle sue prime gare di stagione (la prima l’aveva disputata a fine febbraio a Laigueglia) dopo essersi allenato duramente per tutto l’inverno.
Nella sua carriera aveva già raggiunto diversi risultati importanti: a luglio, per esempio, era arrivato sesto nella gara lunga 183 chilometri e con ben 4.320 metri di dislivello, tra 8mila da ben 79 nazioni (tra noti passi montani come il Sella, il Pordoi, il Giau e il Falzarego).
Ieri il sindaco della città barasina, Cristiano Devecchi ha espresso il suo cordoglio. “Tragedia immane: non ci sono parole per uno sportivo esperto che muore a 31 anni”. Il sindaco di Cavenago D’Adda Rinaldo Tribbia sui social ha commentato:“La triste notizia ci ha colpiti, ci stringiamo al dolore dei familiari e porgiamo le più sentite condoglianze”. Il ragazzo lascia papà Piero, la mamma Stefania, lo zio Angelo, la nonna Pia.