
I carabinieri in congedo della sezione di Codogno Tra ottobre e novembre sarà pronto l’appartamento loro destinato
Accordo trovato tra Rfi e Comune e dunque è solo questione di tempo per vedere operativa la nuova sede dell’Associazione nazionale carabinieri nel fabbricato della stazione di Codogno. L’Amministrazione infatti aveva aperto da tempo un dialogo con l’ente Ferrovie nell’ottica di trovare uno spazio per trasferire i volontari dell’associazione, oggi ospitati in un piccolo locale nel Palazzetto dello sport. In prima istanza, l’idea era di ricavare nuovi locali nell’ex palazzina Polfer ma al momento Rfi non ha intenzione di ristrutturarla. Allora si è cercata l’alternativa, sempre nel complesso di piazzale Cadorna, e si è optato per l’ex appartamento riservato ai ferrovieri al primo piano del fabbricato centrale. Ovviamente ciò che più interessa l’Amministrazione comunale è che i carabinieri in congedo, una volta aperta la sede in stazione, possano garantire una presenza costante durante tutto l’arco della giornata dento e fuori lo scalo, diventare così un presidio di sicurezza.
"Rfi ha garantito che il cantiere, che attualmente riguarda il corpo principale, terminerà tra ottobre e novembre – spiega il sindaco Francesco Passerini – In questo modo l’Associazione potrà trasferirsi nel piccolo appartamento al primo piano, già pronto all’utilizzo. Lo scalo codognese ha bisogno di essere attentamente sorvegliato e crediamo che il controllo da parte dei carabinieri in congedo sia un primo passo in questo senso".
Intanto il Comune, nell’ottica di mantenere un livello di decoro sufficiente allo scalo, ha messo a punto per martedì la completa rimozione delle biciclette abbandonate, spesso ridotte a carcasse, conseguenza di furti avvenuti in un altri luoghi. La partita che si gioca su un altro tavolo riguarda il possibile ritorno di un presidio della Polfer, chiesto ufficialmente dal sindaco tempo fa in una riunione di Prefettura.
L’istanza è stata presa in esame e ora da Palazzo si spera che il ministero degli Interni concretizzi questa eventualità, che per Codogno sarebbe una grande chance tenuto conto che la caserma della Polizia ferroviaria è rimasta operativa in città fino all’inizio degli anni Novanta, quando cioè nacque la Provincia di Lodi e i servizi furono accentrati nel capoluogo.
Mario Borra