REDAZIONE MILANO

Melegnano, operazione sicurezza. Alla stazione arrivano gli agenti

La prefettura ha accolto la richiesta del sindaco sullo scalo cittadino per prevenire episodi di microcriminalità

Controlli notturni degli agenti della polizia sulla banchina della stazione di Melegnano (Canali)

Controlli notturni degli agenti della polizia sulla banchina della stazione di Melegnano (Canali)

Alla stazione di Melegnano è arrivata la Polfer. Benché non si tratti di un presidio permanente, la presenza, in alcuni orari della giornata, di almeno due agenti contribuisce al monitoraggio del territorio, nonché alla prevenzione della microcriminalità. Così la Prefettura di Milano ha accolto l’appello del sindaco Vito Bellomo, che da anni chiedeva di tenere sotto controllo lo scalo cittadino, e i movimenti che vi gravitano attorno, attraverso una postazione della Polizia ferroviaria. Una richiesta che lo stesso Bellomo e il suo assessore alla sicurezza Cristiano Vailati avevano rilanciato in un recenteconfronto col prefetto Claudio Sgaraglia e i vertici milanesi della Questura, dell’Arma e della Finanza. Ora l’appello è stato accolto, coi poliziotti che già operativi da alcuni giorni. "Un ringraziamento – sono le parole del sindaco – ai vertici delle forze dell’ordine e al prefetto che hanno accolto le nostre richieste per garantire la sicurezza di cittadini e passeggeri".

Come tutte le stazioni che insistono sulla via Emilia, da San Donato fino a San Zenone al Lambro, lo scalo di Melegnano risente della migrazione di pusher e sbandati che, col repulisti del boschetto della droga di Rogoredo, si sono spostati verso Sud, lungo la linea ferroviaria. Ci sarebbero proprio "questioni di droga" alla base dell’accoltellamento, avvenuto lo scorso ottobre nella sala d’attesa della stazione di Melegnano, di un tunisino di 22 anni, raggiunto da alcuni fendenti, al torace e allo schiena, sferrati da due connazionali. Nelle intenzioni, la Polfer farà da deterrente a episodi del genere, ma non solo, assicurando maggiore sicurezza a chi frequenta la zona. "L’obiettivo è tenere monitorati i flussi che si muovono attorno allo scalo - conferma l’assessore Vailati - Benché non si tratti di un presidio fisso, la presenza degli agenti cercherà di evitare il verificarsi di situazioni potenzialmente pericolose, compreso l’attraversamento dei binari da parte di chi non vuole usare il sottopasso pedonale. Nonostante le barriere anti-attraversamento, c’è ancora chi passa da una banchina all’altra camminando sulla massicciata, pensando così di fare più in fretta".

Alessandra Zanardi