
Malviventi arrestati da carabinieri e polizia (foto di repertorio)
“Siamo operai, abbiamo dimenticato le chiavi”. Con questa scusa raffazzonata, tre malviventi hanno tentato di giustificare la loro presenza davanti alla porta di un’armeria che stavano cercando di scassinare a San Martino in Strada, alle porte di Lodi. Una bugia che non ha convinto nessuno e che è costata loro la libertà.
L’episodio si è consumato quando un parente del proprietario dell’armeria ha notato i tre uomini armeggiare sospettosamente all’ingresso dell’esercizio. Invece di allarmarsi o intervenire direttamente, l’uomo ha mantenuto il sangue freddo: ha fatto finta di credere alla loro versione improvvisata, ma ha immediatamente allertato il 112.
La prontezza di riflessi del testimone e la rapidità d’intervento di carabinieri e polizia hanno fatto la differenza. Le forze dell’ordine sono giunte sul posto in tempi record, cogliendo i malviventi ancora in flagrante mentre tentavano di forzare l’accesso all’armeria.
Per i tre protagonisti del tentato colpo si sono spalancate le porte del carcere della Cagnola del capoluogo lombardo. L’operazione, che doveva essere un furto “facile”, si è trasformata in un arresto immediato grazie alla collaborazione tra cittadino e forze dell’ordine.
La vicenda avrà ora il suo epilogo giudiziario: domani si terrà in Tribunale l’udienza di convalida dell’arresto. I tre dovranno rispondere del tentato furto aggravato, con l’aggravante di aver preso di mira un’armeria, circostanza che rende il reato particolarmente grave sotto il profilo della sicurezza pubblica.