PAOLA ARENSI
Cronaca

Rissa al bar di San Fiorano: i due minori non potranno avvicinarsi al paese

Il questore di Lodi ha emesso un D.A.C.U.R., il divieto di accesso alle aree urbane nei confronti di due adolescenti protagonisti

Il questore di Lodi, Pio Russo, ha firmato i provvedimenti

Il questore di Lodi, Pio Russo, ha firmato i provvedimenti

San Fiorano (Lodi), 5 agosto 2025 –  Dopo le scene di violenza avvenute domenica 3 agosto 2025, sotto il portico del bar “Da Afro”, in piazza degli Orti a San Fiorano, arrivano i primi provvedimenti ufficiali.

Il questore di Lodi Pio Russo ha emesso un D.A.C.U.R. (il divieto di accesso alle aree urbane) nei confronti di due adolescenti coinvolti nella rissa. Si tratta di due minori italiani, già noti alle forze dell’ordine per episodi simili, ora formalmente interdetti dall’ingresso e dallo stazionamento in tutti gli esercizi pubblici di San Fiorano. La misura sarà valida per un anno.

Il provvedimento, previsto dalla normativa del 2017, per tutelare il decoro e la sicurezza urbana, è scattato in seguito all’episodio che ha sconvolto il centro del paese. Secondo quanto ricostruito, i due giovani, che per gli inquirenti sarebbero stati in evidente stato di alterazione, hanno aggredito verbalmente e fisicamente alcuni clienti del locale, che avevano rifiutato loro una sigaretta. Nemmeno l’arrivo delle forze dell’ordine è riuscito a placarli: hanno continuato a picchiarsi, colpendo anche le due bariste intervenute per cercare di calmare gli animi.

In ospedale

Due donne, una di 23 anni e una di 43, sono così finite in ospedale con lievi ferite. Alla rissa hanno assistito con particolare apprensione dalle famiglie presenti, alcune con bambini, al bar trasformato in un ring.

I gestori dell’attività, ancora scossi, hanno espresso la volontà di procedere legalmente e hanno lanciato un appello via social, alle famiglie dei ragazzi coinvolti, chiedendo maggiore consapevolezza e responsabilità. Intanto, le indagini dei carabinieri proseguono per fare piena luce sull'accaduto e verificare eventuali ulteriori responsabilità.
Il sindaco Mario Ghidelli si era detto indignato: “Una persona si è presa una sedia in testa, un’altra un pugno. È inaccettabile. Il rispetto delle regole non è negoziabile”. 

L’assessore regionale 

“Esprimo tutta la mia solidarietà alle vittime dell’ennesimo grave atto di violenza - dichiara in una nota l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi -. La situazione in provincia di Lodi sta sempre più peggiorando come si evince dalle cronache locali che raccontano di continui furti, atteggiamenti fuori dal senso civico e minori violenti che delinquono con persistenza. La sicurezza è una priorità per chi vive sul nostro territorio e per chi vi lavora; serve un maggior presidio del territorio e serve certezza della pena. A tal proposito auguro buon lavoro al nuovo prefetto di Lodi, il dottor Garra; il lavoro che lo aspetta è certamente fondamentale e richiede fermezza e priorità alla sicurezza”.