PAOLO GIROTTI
Cronaca

Sette paladine per accelerare il cambiamento

Il progetto ha già mostrato di avere gambe per viaggiare lungo la penisola per eventi e manifestazioni: pochi giorni fa...

La promotrice del progetto Elisabetta Cozzi fondatrice e direttrice del Museo Fratelli Cozzi di Legnano

La promotrice del progetto Elisabetta Cozzi fondatrice e direttrice del Museo Fratelli Cozzi di Legnano

Il progetto ha già mostrato di avere gambe per viaggiare lungo la penisola per eventi e manifestazioni: pochi giorni fa è approdato anche alla Camera dei Deputati nel taccuino Nuovi linguaggi contro la violenza di genere. Giovedì Elisabetta Cozzi, fondatrice e direttrice del Museo Fratelli Cozzi di Legnano, ha partecipato all’incontro svoltosi alla Camera dei Deputati, organizzato dall’onorevole Martina Semenzato e intitolato “Acceleriamo il Cambiamento“, portando in dote il progetto “Donne e Motori? Gioie e Basta“.

L’invito aveva come obiettivo raccontare l’esperienza maturata con il progetto fotografico itinerante ideato dalla stessa direttrice e realizzato dall’associazione Friends of Museo Fratelli Cozzi. Oltre all’onorevole Martina Semenzato e a Elisabetta Cozzi hanno partecipato ai lavori Aurora Angelucci, promotrice del progetto - ceo e fondatrice di Angeluss, Simona Ammerata consigliere nazionale Associazione D.i.Re Donne in Rete contro la Violenza, Antonella Martometti responsabile della Commissione Femminile - Federazione Motociclistica Italiana, Maria Leitner giornalista TG2 Motori e Luana Giuliani Pilota Premoto3.

“Donne e Motori? Gioie e basta“ ritrae donne che si sono distinte in ambito istituzionale, professionale, personale, sociale, culturale: tra le 40 testimonial scelte per la terza edizione e immortalate dalla fotografa Camilla Albertini figurano anche Martina Semenzato e Maria Leitner. "Vogliamo continuare a rappresentare in modo elegante e rispettoso le donne accanto alle automobili – commenta la direttrice del Museo Fratelli Cozzi – celebrandone così le professionalità in tutte le sfaccettature, valorizzando il loro impegno sociale e culturale, divulgando il messaggio in tutte le possibili situazioni, dalle scuole alle biblioteche, arrivando al Pirellone, alla Camera dei Deputati". Ma cosa vuole dire, accelerare il cambiamento? "Vuol dire che gli uomini non devono solo dire: “No, io le donne le rispetto“ – ha detto Cozzi nel suo intervento – Devono fare, devono agire al nostro fianco perché questo sia un obiettivo concreto e perché questo sia anche il loro intento".

L’impegno di Elisabetta Cozzi per la riduzione del gender gap e per la promozione di una comunicazione etica è certificato ormai da oltre 15 anni: risale al 2008 infatti l’ideazione di “Woman In Power“, un progetto di marketing etico che ha poi trovato la naturale evoluzione nel 2015, data di fondazione del Museo Fratelli Cozzi, nel movimento Woman in Power – WIP, parte integrante del modus operandi del Museo. Messi sul tavolo tutti gli ingredienti di questa ricetta, il motto diventato poi titolo del progetto fotografico non poteva che essere “Donne e motori? Gioie e basta“.

Paolo Girotti